(ANSAmed) - IL CAIRO, 21 GEN - "La Francia sta bloccando
l'emissione di una dichiarazione congiunta dei Paesi occidentali
che condanni la chiusura di porti e campi petroliferi" imposta
dal generale Khalifa Haftar "e che chieda che siano riaperti
immediatamente": lo ha segnalato Ashraf Shah, un esponente di
spicco vicino all'esecutivo del premier Fayez Al-Sarraj.
"Perciò i Paesi emetteranno dichiarazioni individuali che
esprimono la loro posizione", ha aggiunto su Twitter
l'ex-consigliere politico della presidenza dell'Alto consiglio
di Stato libico. "Sembra che i sostenitori del
criminale Haftar siano ancora sulle proprie posizioni (anche)
dopo la dichiarazione di Berlino", conclude Shah.
Haftar sabato, proprio il giorno prima della conferenza sulla
Libia nella capitale tedesca, aveva fatto bloccare il carico di
greggio da cinque porti sotto il suo controllo provocando un
taglio dell'export di 800 mila barili al giorno. Attraverso la
chiusura dell'oleodotto Hamada-Zawiya, il generale ha fatto
bloccare anche il giacimento di Sharara, il più grande di Libia,
e quello di El Feel, operato anche da Eni, con una limitazione
della produzione complessivamente di altri circa 400 mila barili
al giorno.
Fra pochi giorni, quando le cisterne di stoccaggio dei porti
saranno piene, la produzione libica sarà limitata a 72 mila
barili al giorno rispetto agli oltre 1,2 milioni della settimana
scorsa secondo stime di un portavoce della Noc, la compagnia
petrolifera nazionale libica, rilanciate dal Financial Times.
(ANSAmed).
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Libia: Tripoli, Francia blocca dichiarazione anti-Haftar
Shah, Parigi si oppone a condanna comune di blocco dei terminal