(di Fabrizio Finzi)
(ANSAmed) - ROMA, 20 GEN - "Moderazione". Sarà questa la
parola chiave della visita di Sergio Mattarella in Qatar, Paese
fondamentale del Golfo, attuale unico canale di comunicazione
tra Stati Uniti e Iran e protagonista della crisi libica nella
quale si distingue, insieme alla Turchia, per il pieno sostegno
al governo di Tripoli di Fayez al Sarraj.
Il presidente della Repubblica atterrerà a Doha oggi in una
missione che si incrocia perfettamente con la chiusura della
Conferenza di Berlino e che inevitabilmente avrà come piatto
forte delle discussioni la guerra in Libia. Gli ottimi rapporti
bilaterali tra l'Italia e il Qatar consentiranno al capo dello
Stato una certa facilità di dialogo negli incontri con l'emiro
Tamim bin Hamad al-Thani, alla guida di un Paese piccolo ma
sempre più al centro di ampi scenari geopolitici, che vanno dal
Golfo al Mediterraneo. Il Qatar resta comunque un grande
finanziatore di tutto quel filone islamista radicale legato alla
Fratellanza musulmana (in espansione pure in Europa attraverso
l'azione della Qatar Charity). Dopo la crisi del Golfo del
2017,in seguito alla quale l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi
Uniti hanno isolato il Qatar, il regime ha rafforzato l'alleanza
con Ankara. Ma il Qatar è anche il Paese che ospita la base
americana più grande dell'area. Inoltre, a dimostrazione del suo
attivismo nella regione, c'è da sottolineare come l'emiro Tamim
bin Hamad al-Thani sia stato il primo a visitare l'Iran il 12
gennaio, dopo l'attacco Usa al generale iraniano Soleimani,
chiedendo moderazione e lavorando alla distensione.
Il presidente Mattarella avrà quindi modo di spendersi a
Doha per alimentare una soluzione diplomatica in Libia che
consolidi il cessate il fuoco permanente e freni le ingerenze
esterne nel Paese mediterraneo. A puntellare questa "moral
suasion" politica ci sono le ottime relazioni economiche tra
Roma e Doha: il Qatar (secondo paese al mondo per Pil pro capite
che non a caso ospiterà i mondiali di calcio del 2022), e' anche
il quarto produttore mondiale di gas e sede della potente
emittente panaraba Al-Jazeera. L'interscambio tra Roma e Doha
nel 2017 e' stato di 2,35 miliardi di Euro. Nella visita a Doha
il presidente troverà gli amministratori delegati delle più
importanti aziende italiane, come Eni, Fincantieri, e Leonardo.
Da Doha Mattarella volerà direttamente a Gerusalemme per un
appuntamento internazionale programmato da tempo: le
celebrazioni del 75' anniversario della liberazione di
Auschwitz-Birkenau. Cerimonia a cui parteciperanno oltre
quaranta capi di Stato e di governo tra cui i presidenti
Vladimir Putin, Emmanuel Macron e Frank-Walter Steinmeier. Sarà
un'occasione per rinnovare un appello universale per la lotta
all'antisemitismo e alle discriminazioni. Un tema molto caro al
presidente che solo un anno fa disse con estrema nettezza che
Auschwitz "rimane simbolo del male assoluto che alberga nascosto
come un virus micidiale". (ANSAmed).
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Mattarella a Doha, su Libia chiederà moderazione
Presidente in Qatar, Paese chiave nel Golfo, che sostiene Sarraj