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Libia: Haftar e Sarraj saranno alla conferenza di Berlino

Intanto Erdogan annuncia, stiamo inviando le nostre truppe

Il premier libico Fayez al-Sarraj (s) e il generale Khalifa Haftar (d)

Redazione Ansa

IL CAIRO - Il generale Khalifa Haftar "informa" il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas "del proprio assenso a partecipare alla conferenza di Berlino": lo riferisce in un tweet l'emittente Al Hadath, della catena di Al Arabiya, citando proprie fonti. La saudita al-Arabiya già due giorni fa aveva riferito che Haftar aveva deciso di accettare l'invito a partecipare alla conferenza internazionale sulla Libia in programma domenica nella capitale tedesca.

"Haftar ha comunicato la propria accettazione al ministro tedesco che al momento è in visita in Libia per incontrare il Comandante dell'Esercito libico", ossia lo stesso generale, precisa al-Hadath sul proprio sito. L'incontro è avvenuto "nel tentativo di incrementare gli sforzi mirati ad assicurare il cessate il fuoco", aggiunge la tv.

Il premier Fayez al-Sarraj invece ha confermato la sua partecipazione alla conferenza di Berlino in un post della pagina Facebook del Governo di accordo nazionale (Gan) libico.

"Sarraj: assisteremo a Berlino per comunicare il nostro messaggio", è scritto nel post che dà conto di un incontro avuto dal premier ieri sera con "leader politici e militari". Sempre ieri il Gan aveva annunciato che Sarraj aveva ricevuto un "invito ufficiale" alla conferenza di Berlino da parte del ministro tedesco Maas.

"Evocando la conferenza di Berlino in via di preparazione da lungo tempo", premette il post, Sarraj "ha detto di auspicare la partecipazione di tutti gli Stati coinvolti dalla questione libica", inclusa l'Algeria. In un colloquio con Maas che gli aveva rivolto l'invito, ieri il premier aveva "ribadito la posizione del proprio Paese in favore della stabilità della Libia sottolineando l'importanza di tornare sulla via della politica conformemente alle proposte dell'Inviato delle Nazioni unite", Ghassan Salamé", secondo un annuncio di Tripoli.

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