Rubriche

Di Maio, Mediterraneo sia priorità strategica dell'Ue

Stabilità regione essenziale per l'Italia, Usa restino impegnati

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio apre i Med Dialogues a Roma

Redazione Ansa

ROMA - "A pochi giorni dall'insediamento del nuovo esecutivo comunitario, voglio soffermarmi sul ruolo della Ue nel Mediterraneo. La minaccia terrorista e lo sfruttamento dei flussi migratori irregolari che arrivano ai nostri confini sono due problematiche che riguardano tutti ed esortano l'Europa a governare le sfide, invece di subirle". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel suo intervento di apertura dei Med Dialogues a Roma.

"Il Mediterraneo, con le sue crisi e le sue opportunità, deve diventare la nuova missione storica dell'Unione europea: la sua priorità strategica. Le risposte che le nuove istituzioni europee sapranno dare a queste sfide, avranno un impatto decisivo per fare davvero dell'Unione europea un attore globale.

Perché, come ci ricordava Aldo Moro, 'l'Europa intera è nel Mediterraneo'", ha proseguito Di Maio.

"Dal Mediterraneo allargato originano molte delle crisi globali che interessano" l'Italia e l'Ue, ha sottolineato il capo della Farnesina. "La stabilità e la prosperità della regione sono condizioni essenziali per la stabilità e la prosperità dell'Italia e dell'Ue". In questo contesto "la collaborazione con i Paesi dell'area ha una rilevanza strategica. Per questo ho effettuato la mia prima visita bilaterale come ministro degli Esteri nel Regno del Marocco, partner di riferimento su tanti temi di interesse comune, e mi riprometto di effettuare presto altre missioni nei Paesi del Mediterraneo allargato", ha ricordato Di Maio.

"L'Italia continua a ritenere essenziale che gli Stati Uniti restino impegnati nella regione. Il Mediterraneo rappresenta un tema centrale della nostra interlocuzione con Washington e in gennaio ospiteremo alla Farnesina una nuova sessione, a livello di alti funzionari, del Dialogo strategico sul Mediterraneo allargato, avviato con gli Usa nel 2018", ha affermato il ministro degli Esteri. "Il Mediterraneo allargato è anche un'area dove sta riguadagnando importanza la Russia, ormai interlocutore ineludibile per le dinamiche regionali", ha aggiunto Di Maio, sottolineando che "anche i Paesi asiatici, soprattutto per le loro potenzialità economiche", stanno rivolgendo la loro attenzione verso l'area.

Il Mediterraneo, ha sottolineato Di Maio, rappresenta un mercato di 500 milioni di consumatori dove si concentra il 20% del traffico marittimo mondiale, con oltre 450 tra porti e terminal, nonché un grande hub strategico per la sicurezza energetica". L'obiettivo dell'Italia, ha proseguito, "è contribuire a rilanciare la vitalità del Mediterraneo come piattaforma di connettività tra Europa, Africa e Asia". "Il contributo dell'Italia alla crescita del Mediterraneo allargato può contare anche sul sostegno del nostro settore privato - ha spiegato Di Maio -. Dopo l'Europa, questa regione costituisce la zona più prossima per il nostro tessuto produttivo, con oltre 1.200 imprese attive nell'area e uno stock di quasi 47 miliardi di investimenti nel 2018".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it