(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - ROMA, 5 DIC - Il Mediterraneo resta una delle
aree più rilevanti e delicate per la stabilità globale, una
regione che è attraversata da crisi di portata epocale - come
guerre e migrazioni - ma che presenta anche straordinarie
opportunità politiche ed economiche per i popoli che su esso si
affacciano. E' questa la visione dei Med Dialogues, la
conferenza organizzata da Ministero degli Esteri e Ispi, che da
oggi a sabato vedrà a Roma leader internazionali, accademici,
giornalisti e esponenti della società civile confrontarsi sui
maggiori dossier internazionali, mediterranei ma non solo.
Giunta alla sua V edizione, e sulla scorta del successo degli
appuntamenti degli scorsi anni, il forum - di cui l'ANSA è media
partner - vede la partecipazione del presidente del Consiglio
Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che
interverrà all'apertura (insieme al presidente dell'Ispi
Giampiero Massolo) e alla chiusura dell'evento.
Il parterre prevede molti protagonisti della scena
internazionale: tra gli altri, il ministro degli Esteri russo
Sergei Lavrov, ormai un habitué dei Med Dialogues, il collega
israeliano Israel Katz, il ministro degli Esteri palestinese
Riyad Al-Malki, il maltese Carmelo Abela, il turco Mevlut
Cavusoglu, l'egiziano Sameh Hassan Shoukry e il rappresentante
speciale dell'Onu per la Libia Ghassan Salamé, che dialogherà
con il ministro degli Esteri del governo di accordo nazionale
libico Mohamed Taher Syala.
Ma accanto ai molti politici ci saranno anche personaggi come
la scrittrice algerina Amara Lakhous, il pianista iraniano Ramin
Bahrami, la premio Nobel yemenita 2011 Tawakkol Karman. In
programma anche interventi dell'ad di Eni Claudio Descalzi, del
commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, dell'ex
premier ed ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi.
I numeri del forum, come nelle precedenti edizioni, sono
impressionanti: 55 nazioni rappresentate, oltre 40 sessioni, 9
forum, più di 80 organizzazioni e think tank rappresentate.
Il tutto poggia su quattro pilastri, attorno ai quali si
muove il dialogo mediterraneo: Prosperità condivisa, Sicurezza
condivisa, Migrazioni, Società civile e Cultura. Nel tentativo
di mantenere aperti - sempre e comunque - i canali di
comunicazione, anche di fronte a conflitti e turbolenze sociali.
La conferenza parte oggi con i 'Med Forum', eventi a porte
chiuse dove gli addetti ai lavori toccheranno temi come le
migrazioni, i commerci illeciti, il ruolo delle donne nel
Mediterraneo, la cooperazione e le infrastrutture regionali. I
lavori poi si apriranno ufficialmente domani mattina alle 9 con
i discorsi inaugurali di Giampiero Massolo e Luigi Di Maio,
seguiti dalla sessione inaugurale intitolata significativamente
'Dalla competizione alla cooperazione nella regione Mena?
Ricomporre il puzzle geopolitico', con ministri da Bahrein,
Giordania, Libano, Marocco e con il segretario generale della
Lega araba Ahmed Aboul Gheit. (ANSA).
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Med Dialogues, i leader a Roma sul futuro del Mediterraneo
V edizione tra crisi e opportunità. Intervengono Conte e Di Maio