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Siria: Assad accetta spartizione territorio turco-russa

Forze russe passano Eufrate dirette a confine

Redazione Ansa

BEIRUT - Il presidente siriano Bashar al Assad ha accettato in toto l'accordo tra Russia e Turchia sulla spartizione in aree di controllo e influenza tra truppe di Ankara e quelle di Mosca nel nord-est della Siria. Lo riferiscono media panarabi e siriani, citando fonti politiche a Damasco. Il presidente russo Vladimir Putin e Assad si erano sentiti ieri telefonicamente dopo che il primo aveva raggiunto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan l'intesa in dieci punti.

Gli Stati Uniti hanno tradito i curdi, che ora devono allontanarsi dal confine turco-siriano come prevede l'accordo raggiunto ieri da Mosca e Ankara, altrimenti "saranno schiacciati dalla macchina militare turca", ha avvertito il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.

Peskov ha inoltre accusato gli Usa di aver "optato per abbandonare i curdi alla frontiera, quasi forzandoli a combattere contro i turchi".

A proposito dell'evacuazione delle milizie curde dal nord della Siria, "Putin mi ha detto in modo molto deciso: 'Noi li mandiamo sicuramente via da lì'. Ovviamente se questa promessa non viene mantenuta toccherà a noi" farla rispettare, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ai giornalisti al seguito sul volo di ritorno da Sochi, dopo i colloqui di ieri con Putin, assicurando inoltre che "non sarà permesso ai curdi dello Ypg "di restare travestiti da (soldati del) regime" di Bashar al Assad.

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