(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - TEL AVIV, 16 OTT - Anche
quest'anno la grande razzia degli ebrei romani del 16 ottobre
del 1943 è stata ricordata in Israele dalla Comunità italiana di
origine ebraica. Ma a differenza degli anni scorsi - e vista la
festività in corso di Sukkot - questa volta non c'e' stata la
tradizionale cerimonia a Yad Vashem, il Memoriale della Shoah a
Gerusalemme, bensì la rappresentazione, lo scorso 12 ottobre,
del testo teatrale '13419 la necessità del ritorno'.
Un atto unico, scritto, diretto e interpretato dall'attore
ebreo romano Roberto Attias. "Sono convinto - ha spiegato Sergio
Della Pergola, presidente della Comunità degli ebrei di origine
italiana - che a volte una rappresentazione scenica possa
arrivare meglio al cuore di uno spettatore, ponendo domande
importanti alle quali difficilmente non si da risposta".
"Quest'anno - ha aggiunto - c'era un contrasto tra Sukkot,
che in Israele è una settimana di festa, e la memoria del 16
ottobre. Abbiamo scelto così di separare le due cose, senza
rinunciare tuttavia a ricordare la deportazione degli ebrei
romani che in Italia è stata la maggiore, e più clamorosa,
azione nazista avendo riguardato circa il 20% di tutto quello
che è avvenuto durante la Shoah nel paese".
"Il lavoro di Attias, che ha una lunga esperienza di lavoro
in questo campo e che si basa su un'attenta documentazione
storica, ci è apparso - ha proseguito - tra i più adatti a
ricordare quella tragica vicenda e l'abbiamo programmato anche
grazie ad un accordo con l'Istituto Italiano di Cultura di Tel
Aviv, diretto da Fabio Ruggirello. Ed è stato un successo". La
scelta di ricordare attraverso una rappresentazione teatrale - a
giudizio di Della Pergola - può anche mettere a riparo da una
"certa ripetitività e stanchezza delle commemorazioni classiche.
"Siamo in Israele e la memoria è più viva e intensa che altrove.
Basti pensare - ha spiegato - che sono molte le date importanti
in questo contesto: il 27 gennaio che nel mondo segna il Giorno
della Memoria, Yom Ha Shoah (di norma a fine aprile-primi di
maggio) ricorrenza israeliana per eccellenza, poi il 16 ottobre
ricordato dalla Comunità italiana. Esiste dunque un rischio di
ripetitività nei discorsi commemorativi ma questo non deve e non
può impedire il dovere della memoria, magari anche ripensando i
modi per meglio trasmettere ai giovani". "Quella con Attias -
assieme al lato emotivo e artistico e alla fedeltà dello
spaccato umano e politico - è stata una profonda dimensione
pedagogica e didattica. Una maniera di ricordare - ha concluso -
che dovrebbe essere replicata nelle scuole e nelle università".
(ANSAmed).
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Shoah: a Gerusalemme il 16 ottobre ricordato da testo Attias
Della Pergola,rappresentazione forte contro rischio ripetitività