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Migranti: premier sloveno, Schengen non funziona più

Sarec, nuova commissione Ue dovrà affrontare il grave problema

Redazione Ansa

(ANSAmed) - LUBIANA, 9 LUG - La reintroduzione di controlli alle frontiere nello spazio Schengen significa che quel sistema non funziona più, "si tratta di questioni gravi che la nuova Commissione europea dovrà affrontare seriamente". Lo ha detto il Primo ministro sloveno, Marjan arec, durante l'ultima sessione ordinaria del Parlamento prima della pausa estiva. Secondo il premier, "la migrazione ci accompagnerà per molti anni a venire, perché l'Unione europea non è molto attiva nell'affrontare questi problemi".

arec è andato all'Assemblea nazionale per rispondere alle domande dei parlamentari, preoccupati per la gestione dei flussi migratori. Dopo l'avvio dei pattugliamenti congiunti al confine con l'Italia e la visita di ieri alla frontiera con la Croazia, a livello politico sono aumentate le preoccupazioni per la situazione relativa ai migranti che si muovono lungo la rotta balcanica. Incalzato sul pattugliamento congiunto con le forze di polizia italiane, arec ha detto che non c'è bisogno di alcun muro sul confine occidentale e ha ribadito che nei primi sei mesi del 2019 il numero di migranti riconsegnati dalle autorità italiane alla Slovenia è diminuito del 17% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Anche sul confine meridionale, ha detto ancora arec, la polizia slovena sta mettendo in atto tutte le misure necessarie per ridurre l'immigrazione irregolare, ma anche la Croazia deve fare la sua parte.

Il deputato dei Socialdemocratici (SD), Matja Nemec, secondo partito della coalizione, in una dichiarazione ai giornalisti ha detto di aver incoraggiato arec a prendere l'iniziativa per avviare un dialogo con i paesi vicini a livello di primi ministri, poiché la questione dei migranti non riguarda solo i ministri dell'Interno. (ANSAmed).

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