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Siria: Onu, civili pagano prezzo della lotta al terrorismo

Nelle ultime 6 settimane 230 morti, di cui 81 bambini

Redazione Ansa

ROMA - In Siria la lotta al terrorismo non può essere portata avanti a danno della popolazione civile. Lo dichiara l'Onu dopo l'intensificarsi dei combattimenti nel Paese. Dopo gli ultimi avvenimenti a Idlib, nel nord ovest della Siria, dall'Onu è arrivato un appello alle diverse componenti in guerra in Siria perché il contrasto al terrorismo non limiti i diritti umani della popolazione. "La situazione a Idlib è particolarmente pericolosa - ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres - e ancora una volta sono i civili a pagare un prezzo orribile".

Nelle ultime sei settimane infatti sono stati 230 i morti civili di cui 69 donne e 81 bambini e moltissimi i feriti. Per questo Guterres ha chiesto ai garanti del cessate il fuoco, sottoscritto tra Russia e Turchia nel settembre 2018, di "stabilizzare immediatamente la situazione". A Idlib agisce un gruppo terrorista, Hayat Tahrir al Sham (HTS), contrastarlo è sicuramente una sfida importante - spiega l'Onu - ma ciò non può in nessun caso esentare gli Stati dall'obbligo di far rispettare il diritto umanitario internazionale". "Come ho più volte già detto - ha aggiunto Guterres - la crisi siriana non si risolve militarmente. Il fatto che la soluzione deve essere politica è stato chiaro fin dall'inizio del conflitto". Ed a pagare il prezzo più alto per i fallimenti della comunità internazionale a mettere fine a questa crisi è stato ed è il popolo siriano, ha ribadito l'Onu.

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