(ANSAmed) - ROMA, 27 MAG - Mai come stavolta le elezioni
europee sono riuscite a coinvolgere il cuore e la testa degli
elettori del Vecchio Continente. Un'affluenza record nei
principali Paesi - tranne che in Italia - è il dato più
eclatante di una tornata elettorale carica di una valenza
politica inedita: una scelta di campo su quale futuro dare
all'Europa.
Un derby tra europeisti e sovranisti nel quale i
secondi, seppure in crescita in diversi Paesi, non riescono a
sfondare e con ogni probabilità resteranno fuori dai giochi. Le
forze tradizionali - popolari e socialisti - perdono terreno e
dovranno allargarsi ai liberali per continuare a essere
maggioranza. E spunta la sorpresa dei Verdi, protagonisti di un
exploit oltre ogni previsione. I populisti avanzano ma non
sfondano. In Italia, la Lega diventa il primo partito, sopra il
34%. Il Pd secondo partito intorno al 22% sopra M5s che si
attesta intorno al 17%. Fi tiene e Fratelli d'Italia supera la
soglia del 4%. In Germania regge la Merkel, seguita dai Verdi.
In Francia la Le Pen si afferma, ma avrà gli stessi seggi di
Macron, i gilet gialli invece prendono pochissimo. Nel Regno
Unito vola il Brexit party di Farage, primo partito Ue insieme
alla Cdu tedesca. "E' la vittoria del popolo" che ha "ripreso il
potere", ha detto Marine Le Pen commentando l'affermazione del
Rassemblement National.
Alle europee in Ungheria il partito di Viktor Orban, Fidesz,
stravince le elezioni. Il voto "mostra come gli ungheresi
credano alla necessità di un cambiamento a Bruxelles", afferma
il premier. In Austria vincono popolari di Kurz, Fpoe terzo. I
socialdemocratici secondi davanti all'ultradestra. In Grecia
Nuova Democrazia in testa a 34%, Syriza a 27%, Alba Dorata
arretra, al 6%. E il premier greco Tsipras chiede al presidente
della Repubblica elezioni anticipate dopo essere stato battuto
dal conservatore Nea Dimokatia (ND) di Kyriakos Mitsotakis.
In Spagna successo netto dei socialisti del premier Pedro
Sanchez. Arretra l'ultradestra Vox. Eletti anche Junqueras e
Puigdemont. In Olanda scivolone per il Partito per la Libertà
(Pvv) di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini,
alle Europee in Olanda. Secondo Europe Elects, con l'85% dei
voti contati, la formazione registra il suo record più basso e
non raggiunge la soglia del 3,85% restando senza seggio
all'Eurocamera. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Europee, populisti avanzano ma non sfondano. Volano i Verdi
Ppe e socialisti senza maggioranza, affluenza boom in Ue