(ANSAmed) - TUNISI, 20 MAG - La Lega tunisina per i diritti
umani (Ltdh) esprime in un comunicato il suo rifiuto a ogni
violazione delle libertà individuali, denunciando a questo
proposito i raid condotti dalla polizia nei caffé aperti durante
il giorno durante il mese sacro del Ramadan.
Come ogni anno, si è aperto in Tunisia il dibattito sulla
questione se sia lecito o meno mantenere aperti i bar o caffè in
questo periodo in Tunisia, che per la maggior parte restano
chiusi fino al calar del sole. Nessuna legge tunisina infatti
impedisce di mangiare o bere in pubblico durante il mese sacro
del Ramadan, e la Costituzione del 2014 del resto garantisce
"libertà di religione e di coscienza" consacrando nel contempo
lo Stato come "garante e custode della religione", ma una
circolare del 1981 (circolare Mzali) di fatto dispone la
chiusura di caffè e ristoranti in tutto il Paese (eccetto quelli
autorizzati e nelle zone turistiche) e la proibizione di vendita
di alcolici ai tunisini.
"Gli agenti di polizia hanno terrorizzato le persone
all'interno di questi luoghi per ragioni ingiustificate", scrive
la Ltdh, considerando queste pratiche come una grave violazione
della libertà di religione e credo garantita dalla Costituzione.
La Lega inoltre esprime pieno sostegno alle vittime di queste
violazioni, chiedendo alle autorità di assicurare alla giustizia
i responsabili di tali azioni. La Ltdh elenca nella nota i
controlli effettuati dalla polizia in diverse città come
Bouargoub (governatorato di Nabeul) e El Mourouj (governatorato
di Ben Arous), così come nei governatorati di Sousse, Kairouan e
Sfax.
Come risultato di questi controlli, alcuni "cittadini sono
stati portati alla stazione di polizia di Sfax e sono stati
arrestati i gestori dei caffè". La Ltdh fa appello al ministero
dell'Interno perché ponga fine a questo tipo di atti richiamando
la Presidenza della Repubblica ad assumersi le proprie
responsabilità nel preservare le libertà, in particolare quella
di religione. "Il ruolo dello Stato è quello di proteggere le
libertà individuali e di non violarle sotto qualsiasi pretesto,
sia di natura morale che di sicurezza", si legge nel comunicato
che si conclude con l'esortazione a "tutti coloro che sono
coinvolti nella difesa della libertà di coscienza, del diritto
alla differenza, e a tutte le autorità nazionali e regionali
della società civile, a svolgere appieno il loro ruolo nel
mantenimento e nella preservazione dei diritti fondamentali dei
cittadini. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Tunisia:ong denuncia raid polizia in caffé aperti in Ramadan
Lega diritti umani, hanno terrorizzato persone senza motivo