(ANSAmed) - ZAGABRIA, 16 MAG - La polizia croata ha negato
oggi le accuse della emittente tv svizzera SRF, che in un
servizio trasmesso ieri ha mostrato agenti croati che con forza
respingono gruppi di migranti.
Negando le accuse, il ministero dell'Interno di Zagabria ha
spiegato che nelle immagini trasmesse dalla SRF si può vedere
"un'azione ufficiale, basata sulle regole di Schengen, che come
obbiettivo aveva impedire l'ingresso illegale di persone nel
territorio dell'Ue".
La Croazia è da tempo accusata di ricorrere a metodi illegali
di respingimenti collettivi verso la Bosnia, senza dare
l'opportunità ai migranti di chiedere asilo. Nel servizio della
tv svizzera, girato a fine aprile da postazioni nascoste al
confine con la Bosnia, si vedono furgoncini della polizia croata
che trasportano gruppi di migranti, in totale una settantina di
pachistani, afghani e algerini, respinti senza una procedura
legale. Inoltre, i giornalisti svizzeri hanno raccolto
testimonianze di migranti che sostengono di aver subito violenze
e che gli agenti croati avrebbero loro distrutto telefoni
cellulari e sequestrato danaro. Una famiglia di afghani ha
dichiarato di aver tentato di rivolgersi ai poliziotti croati
per chiedere asilo ma che come risposta gli è stato detto di
chiederlo in Bosnia.
Gli esperti sostengono che si tratta chiaramente di
violazioni del diritto internazionale ed europeo, che non
conoscono procedure di respingimenti collettivi. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Migranti: Croazia nega accuse tv svizzera su respingimenti
Ministero Interno, 'azioni in linea con regole Schengen'