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Lotta all'ultimo voto tra Gantz e Netanyahu in Israele

Il premier: 'Destra in pericolo'. Lo sfidante: 'Manca un metro'

Redazione Ansa

TEL AVIV - Tra Benyamin Netanyahu e Benny Gantz è oramai lotta all'ultimo voto. Martedì prossimo si andrà alle urne e l'esito è ancora incerto anche se, negli ultimi sondaggi, 'Blu-Bianco' di Gantz, con l'ennesima giravolta, torna in testa con 30 seggi contro i 26 del Likud. Un pericolo chiaramente avvertito dal premier che ha fatto un appello ai suo elettori ammettendo il distacco. "Il governo della destra è in pericolo. I nostri avversari Gantz e Lapid in questo momento - ha detto in una manifestazione davanti la sua residenza a Gerusalemme - ci precedono di 4/5 seggi. Andate a votare". "Se i sostenitori della destra non si svegliano e non vanno come un solo uomo alle urne - ha aggiunto - ci sarà un governo di sinistra di Gantz e Lapid. Votate e votate solo Likud". Stessa chiamata ma più ottimista da parte di Gantz, l'ex capo di stato maggiore che sembra essersi sciolto in questa parte finale della campagna elettorale. "Siamo ad un metro dalla vittoria. Andate a votare: ogni voto è importante per sconfiggere Netanyahu", ha arringato i suoi sostenitori ieri sera in un teatro affollato di Tel Aviv. "Non c'è più spazio per indecisioni - ha insistito - Non bisogna sprecare voti: o si vota noi, o si vota Netanyahu". "Noi siamo l'alternativa: un'alternativa di moderazione, di senso dello Stato e di dirittura morale. Tra pochi giorni - ha insistito - saremo di fronte a due sole opzioni: o 'Blu-Bianco' come partito di governo ben determinato, o il rischio della prosecuzione di un esecutivo di un premier manipolatore".
Tuttavia, se Gantz e Lapid sembrano essere in testa come partito, non è altrettanto vero come coalizione: tutta la destra (partiti religiosi compresi) può contare, secondo i sondaggi, su 63 seggi (su 120) alla Knesset contro i 57 del centro-sinistra.
E questo rappresenta il vero rebus di queste elezioni.

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