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Un fondo da 1 mld per promuovere l'istruzione in Africa

Presentato in Senato, Education Outcomes Fund di finanza impatto

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 3 APR - Le emergenze sociali, politiche ed economiche dell'Africa possono essere risolte solo rafforzando il sistema dell'istruzione nel continente. È su questo principio che si basa l'iniziativa dell'Education Outcomes Fund per l'Africa e il Medio Oriente (Eof), un fondo da un miliardo di dollari promosso dalla Education Commission dell'ex premier inglese Gordon Brown e dal Global Steering Group for Impact investment (Gsg), network mondiale degli investimenti a impatto sociale. Il fondo è stato presentato in Senato durante l'evento "Education in Africa cannot wait!" promosso da Social Impact Agenda (Sia) in Italia.

Social Impact segnala che senza un significativo incremento dei finanziamenti nel settore educativo, entro il 2030 saranno circa un miliardo i bambini in tutto il mondo senza queste competenze. L'Outcome Fund costituisce un modello di partnership pubblico-privato basato sullo schema del "pay by result".

L'obiettivo dell'operazione di finanza a impatto è di frenare l'emergenza educativa in Africa e Medio Oriente, sostenendo interventi innovativi per favorire l'accesso all'educazione.

All'incontro hanno partecipato Amel Karboul, Ceo dell'Education Outcomes Funds per Africa e Medio Oriente ed ex ministra della Tunisia, la viceministra degli Esteri Emanuela Del Re, il presidente di Fondazione Con Il Sud Carlo Borgomeo, la presidente di Enel Patrizia Grieco, la presidente di Sia Giovanna Melandri, il direttore relazioni internazionali di Eni Lapo Pistelli, il presidente di Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, e la presidente di Opes Lcef, Elena Casolari.

Il progetto si basa sulla "creazione di un outcomes fund di un miliardo dollari per restituire capitale agli investitori che in Medio Oriente e Africa hanno investito per combattere la povertà educativa", ha sottolineato Giovanna Melandri. Il "mantra" della finanza d'impatto "sono i risultati, che in questo caso sono legati a un tema geopolitico". Infatti, "se non si affronta la crisi del disallineamento tra formazione e lavoro, credo che possiamo discutere di flussi migratori tutta la vita, ma non andremo mai al cuore del problema". "Le menti istruite sono l'infrastruttura più importante di un Paese", ha sottolineato Amel Karboul. È necessario "spostare l'attenzione del mondo dalla scuola all'apprendimento", ponendo il focus su performance, innovazione, inclusione.

Quella dell'Education outcomes fund "è una iniziativa meritevole" che "ci dà la sensazione che qualcosa sia realizzabile e che l'impatto di progetti come questi, che si basano sui risultati, possono rassicurarci sul futuro", ha sottolineato la viceministra Del Re. Il governo italiano "è sempre stata estremamente impegnato in progetti di istruzione nel mondo", e come Italia "abbiamo strategie nei Paesi partner in cui adottiamo un criterio di inclusione scolastica". La cooperazione italiana "vuole avere un approccio innovativo, e ci stiamo concentrando sul coinvolgimento dei privati, per contribuire con strumenti che a volte lo Stato non ha", ha sottolineato Del Re.

"Senza educazione non c'è sviluppo e crescita nei Paesi, e lo riteniamo un investimento fondamentale", ha dichiarato la presidente di Enel Patrizia Grieco, sottolineando in particolare il tema della crescita sostenibile e ricordando l'impegno di Enel nelle energie rinnovabili in Africa. "La sostenibilità non è un 'nice to have', ma uno strumento fondamentale, e dal carattere sempre più cogente, per la creazione di valore nel lungo periodo e, proprio per questo, deve poter anche essere misurata. Iniziative come quelle del fondo sono quindi particolarmente importanti, perché intendono misurare i risultati dei singoli progetti, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza".

Eni "è la più africana delle compagnie internazionali" e "siamo altrettanto attenti alla creazione valore lungo termine quanto ai profitti a breve termine", ha sottolineato Lapo Pistelli. Eni, in termini di educazione "realizza progetti in Paesi di suo interesse portando avanti varie attività", tra le quali "costruire scuole", la promozione di "percorsi educativi dalla scuola primaria all'università" e "il coinvolgimento degli stakeholder locali, perché non si può fare educazione e formazione senza coinvolgere tutti".(ANSAmed).

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