(ANSAmed) - ROMA, 19 FEB - Il Mediterraneo, il nazionalismo,
il confine, la radice, la dimora, l'origine, il mare, la
fluidità, l'identità. Questi i temi dei due giorni di lavori del
quinto convegno Internazionale di Studi Mediterranei: 'Identità
fluide transnazionali', appena conclusosi e organizzato presso
la sede Beit al Hikma de 'l'Académie des belles lettres' di
Cartagine.
L'evento, voluto dal Dipartimento di italianistica della
Facoltà di Lettere dell'Università de la Manouba (Tunisi) in
collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, ha
avuto come scopo principale il dialogo tra le due rive del
Mediterraneo.
"Numerosi studi si soffermano sul concetto di identità fluide
transnazionali e il loro impatto sulla rinascita dei movimenti
nazionalisti ed estremisti", hanno spiegato gli ideatori del
Convegno, Alfonso Campisi, professore ordinario di filologia
italiana e romanza presso l'università de la Manouba e Meriem
Dhouib, professore associato di letteratura italiana del
rinascimento presso la stessa Università.
"Estremamente pericoloso è l'uso che dell'identità può fare
la politica - proseguono i due professori - per esempio nel caso
del nazionalismo spinto all'eccesso, che lega sentimenti di
appartenenza a lealismi verso un determinato apparato statale,
non di rado spingendo a manifestazioni di xenofobia e a
conflitti con paesi confinanti''. Dunque il convegno ha voluto
dare un contributo alla comprensione delle dinamiche di
costruzione dell'identità sociale e degli specifici processi
psico-sociali che portano al nazionalismo, al razzismo e alla
xenofobia.(ANSAmed).
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