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Spagna, Parlamento boccia finanziaria governo Sanchez

Votano contro indipendentisti. Si apre strada a elezioni anticipate

Joan Tarda, presidente del partito indipendentista Erc mostra in Parlamento a Madrid una foto dei 12 leader indipendentisti sotto processo davanti al Tribunale supremo

Redazione Ansa

ROMA - Il Parlamento spagnolo ha rigettato la Finanziaria 2019 proposta dal governo socialista di Pedro Sanchez. Si apre così la strada alle elezioni anticipate.

A votare contro la legge di bilancio dell'esecutivo di Sanchez, dopo il rifiuto del governo di negoziare l'autodeterminazione di Catalogna, sono stati i partiti indipendentisti, che hanno così sostanzialmente decretato la fine della legislatura, e quelli di centrodestra. In particolare, hanno votato contro i partiti indipendentisti catalani Erc, del PdeCat e i partiti di centrodestra Partido Popular e Ciudadanos e del Foro Asturias e Coaliccion Canaria, per 191 no complessivi a fronte di 156 sì dei deputati del Psoe e di Podemos - e 1 astensione. Starà ora al premier Pedro Sanchez decidere se sciogliere le Camere e convocare elezioni anticipate, come reclamano Pp e Ciudadanos.

La fine naturale della legislatura sarebbe prevista per il 2020.

Il leader socialista, lasciando l'emiciclo, non si è pronunciato al riguardo. Secondo fonti del Psoe potrebbe farlo domani.

I partiti indipendentisti catalani hanno inferto una decisiva accelerazione alla possibile fine anticipata della legislatura, ribadendo il 'no' alla Finanziaria, perché il governo non ha accettato le due condizioni poste per sostenere la legge di bilancio: negoziare l'autodeterminazione della Catalogna e interferire nell'azione della giustizia nel processo ai 12 leader indipendentisti in corso davanti al Tribunale Supremo.

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