(ANSAmed) - MADRID, 11 FEB - Per 8 spagnoli su 10, i 12
leader indipendentisti che andranno a processo domani davanti al
Tribunale Supremo, 9 dei quali in carcere preventivo, hanno
commesso reati, secondo un sondaggio odierno di Metroscopia per
il quotidiano 20Minutos.
Oltre la metà degli spagnoli (52%) ritiene che abbiano
commesso un possibile reato di ribellione, mentre solo il 14%
considera che non si sono resi responsabili di alcun reato nel
convocare il referendum di autodeterminazione del 1 ottobre
2017, poi sfociato nella dichiarazione unilaterale di
indipendenza. Per il 28% degli intervistati, gli accusati "hanno
commesso un reato, ma non tanto grave" come quello di
ribellione, per il quale alcuni dei processati rischiano fino a
30 anni di carcere.
Dal rilevamento si evince che la percentuale di
'colpevolisti' è superiore a quella degli 'innocentisti' sia in
Spagna che in Catalogna, sebbene nella regione il 44% degli
intervistati sostiene che non ci fu alcun reato, a fronte del
52% per il quale furono commessi delitti.
La divisione fra la Catalogna e il resto di Spagna risulta
evidente a proposito del carcere preventivo. Alla domanda: le
risulta adeguata la decisione dei giudici di mantenere in
prigione fino alla celebrazione del processo i politici catalani
sotto accusa, il 56% degli spagnoli ha risposto positivamente, a
fronte del 38% che ritiene che avrebbero potuto aspettare il
processo a piede libero. Una percentuale che varia completamente
quando la domanda è posta ai catalani, per il 72% dei quali i
leader indipendentisti non avrebbero dovuto essere sottoposti al
carcere preventivo, a fonte del 27% che ritiene corretta la
decisione.
Otto spagnoli su 10 ritengono inoltre che "nell'attuale
momento Catalogna è divisa in due metà", a fronte del 56% dei
catalani che sottoscrive questa affermazione, e del 44% che non
la condivide. Il sondaggio è stato effettuato sulla base di1.571
interviste su un campione di popolazione maggiore di 18 anni,
residente in Spagna e con diritto al voto.
Intanto, secondo un altro rilevamento del Gabinet d'Estudis
Socials i Opinio Publica (Gesop), pubblicato oggi dal quotidiano
El Periodico, se si votasse oggi in Catalogna, i partiti
indipendentisti otterrebbero di nuovo la maggioranza della
Camera catalana. Esquerra Republicana de Catalunya sarebbe il
primo partito, con 30-40 seggi, seguito dal partito
costituzionalista Ciudadanos (30-31) e da JXCat (23-24); mentre
il Partito socialista si attesterebbe in quarta posizione
(21-22) davanti a Podemos (9-10), alla Cup (8-9) e al Partido
Popular (2 seggi). Il partito di estrema destra Vox, con il 2,5%
dei voti, non supererebbe la soglia minima del 3% per la
rappresentanza nel Parlamento. Erc avrebbe le chiavi del
governo, con la possibilità di rieditare l'alleanza con i
partiti indipendentisti, attualmente al governo della
Generalitat, oppure di formare una nuova maggioranza tripartita
di sinistra, con socialisti e Podemos. (ANSAmed).
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Catalogna: leader scissione colpevoli per 8 spagnoli su 10
Sondaggio, il 72% dei catalani contro il carcere preventivo