(ANSAmed) - BELGRADO, 7 FEB - Il rischio che il Kosovo
rappresenta in fatto di reclutamento di terroristi ed estremisti
islamici in Europa e' stato sottolineato dal ministro degli
esteri serbo Ivica Dacic, secondo il quale e' reale la minaccia
rappresentata dal ritorno dai teatri di guerra in Siria e Iraq
di combattenti islamici provenienti da Paesi della ex
Jugoslavia, in primo luogo dal Kosovo.
Intervenendo alla conferenza di Washington dedicata alla
lotta della coalizione mondiale contro Daesh, Dacic ha detto che
sono oltre 300 gli estremisti islamici partiti dal Kosovo per
combattere a fianco dell'Isis, una delle percentuali piu' alte
in assoluto in rapporto alla popolazione. "Io sono di un Paese
che gia' agli inizi degli anni '90 ha dovuto far fronte alla
barbarie del terrorismo internazionale, quando nella guerra
civile nella ex Jugoslavia si unirono oltre 7mila combattenti
stranieri provenienti da ogni parte del mondo, in maggioranza
veterani dell'Afghanistan", ha detto il ministro degli esteri
serbo, secondo il quale allora la comunita' internazionale non
diede adeguata importanza a tale fenomeno. "Molti dei terroristi
che combatterono nella ex Jugoslavia presero parte
successivamente agli attacchi a New York, Madrid e altri posti,
e molti di loro sono stati un modello e maestri per terroristi
che in seguito hanno seminato morte in giro per il mondo", ha
affermato Dacic.(ANSAmed).
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Ministro serbo, grande rischio terroristi islamici in Kosovo
Dacic, guerre ex Jugoslavia poligono per migliaia estremisti