(di Paola Del Vecchio)
(ANSAmed) - MADRID, 7 FEB - Via subito scudi, insigne, statue
e targhe commemorative o qualunque altra vestigia di
commemorazione o esaltazione della sollevazione dei generali
franchisti, della Guerra Civile e della repressione della
dittatura. E' la direttiva data dal governo socialista spagnolo,
attraverso il ministero di Giustizia, a 656 comuni della
penisola che ancora non hanno attuato la Legge di Memoria
storica del 2007. Allo stesso tempo, la direzione generale per
la Memoria storica ha esortato i governi delle 17 regioni
iberiche a "verificare l'eliminazione nei propri territori degli
elementi di esaltazione della Guerra Civile e della dittatura".
Stando al comunicato, il censimento dell'Istituto nazionale di
statistica (Ine) segnala che "importanti figure del franchismo
danno ancora nome a 1.171 strade e piazze spagnole in oltre 637
municipi", ai quali la direzione generale di Memoria storica ne
aggiunge altri 19, a sua volta rilevati.
La direttiva si richiama alla legge a suo tempo emanata dal
governo socialista di Zapatero, che in uno dei 22 articoli
imponeva alle comunità locali di rimuovere tutti i simboli del
franchismo ovunque si trovino, dalle facciate degli edifici alla
toponomastica, alle statue di Franco e dei suoi generali rimaste
ancora in piedi. Fatti comunque salvo "validi motivi di valore
artistico, architettonico o religioso". Un'ambiguità
successivamente corretta da una riforma, per cui il ministero di
Giustizia sollecita i comuni a certificare "la non esistenza di
simbologia di esaltazione" nel proprio territorio. A tal fine,
reclama anzitutto un catalogo di possibili vestigia e ordina di
"procedere all'immediata rimozione di scudi, insigne, targhe o
altri oggetti o menzioni commemorative di esaltazione militare e
repressione della dittatura".
La missiva cita la sentenza del Tribunale Supremo, che già
nel 2013 imponeva alle amministrazioni pubbliche di adottare le
misure opportune per rimuovere i simboli franchisti, rigettando
un ricorso contro la rimozione della statua equestre di
Francisco Franco dalla piazza di San Juan de la Cruz a Madrid.
Stando al censimento dell'Ine, le regioni che conservano più
simboli commemorativi della rivolta militare del '36 e della
dittatura sono Castilla y Leon, con 260 vestigia, seguita da
Castilla-La Mancha, con 125. Soltanto i municipi dei Paesi
Baschi hanno cancellato tutti gli omaggi al "generalissimo".
Invece la battaglia sui simboli rischia di riprendere forza
nella regione meridionale dell'Andalusia, dopo l'odierna nomina
alla presidenza della commissione Cultura e Patrimonio,
competente per la Memoria storica, di un esponente di Vox. Il
partito di estrema destra, che con 12 seggi ha reso possibile il
primo governo di centro destra Partido Popular-Ciudadanos nella
regione per 40 anni a guida socialista, ha in programma la
sostituzione della legge regionale di Memoria storica con una
legge di Concordia. Poiché, per il partito anti-immigrati e pro
corrida, l'attuale normativa "impone in maniera totalitaria una
visione distorta della storia andalusa fra il 1931 e il
1982".(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Governo Spagna accelera rimozione dei simboli franchisti
Ma in Andalusia partito di destra Vox cambierà legge di memoria