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Scontro su Sophia. Salvini, 'nuove regole o lo stop'

Ue, se Italia vuole chiuda missione. Impegno di Berlino

Soccorso di migranti in mare nell'ambito dell'operazione Sophia

Redazione Ansa

ROMA - Nuove polemiche sull'operazione Sophia. Matteo Salvini avverte: "O cambiano le regole o finisce la missione". L'operazione Sophia "ha come ragione di vita che tutti gli immigrati soccorsi vengano fatti sbarcare solo in Italia. Accordo geniale sottoscritto dal governo Renzi, non so in cambio di cosa", dice il ministro dell'Interno, che aggiunge: "Mogherini si è dimenticata di essere italiana".

"La missione Sophia deve continuare ma se gli altri Paesi del Mediterraneo aprono i porti. Iniziamo a portare i migranti a Marsiglia", afferma il vicepremier Luigi Di Maio.

"Senza un meccanismo realmente europeo faremo da soli", avverte il premier Giuseppe Conte, che sottolinea: "Noi ci stiamo battendo da mesi, nessuno vuole realmente pervenire a sforzi comuni per un Meccanismo realmente europeo. Allora diciamocelo, a quel punto ognuno persegue interessi nazionali, noi in Italia stiamo facendo da soli e la nostra politica, come vedete con gli sbarchi, sta raggiungendo dei risultati".

"Se l'Italia, Paese che ospita e che ha il comando della missione, vuole interrompere l'operazione Sophia, può prendere questa decisione". Così risponde il commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos, aggiungendo: "Sophia è un'operazione di successo e dovrebbe proseguire".

"L'Italia non ha mai chiesto la chiusura di Sophia. Ha chiesto che siano cambiate, in rigorosa e doverosa coerenza con le conclusioni del Consiglio Europeo di giugno 2018, le regole relative agli sbarchi delle persone salvate in mare", precisa il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Gli accordi dell'aprile 2015, sottolinea una nota della Farnesina, prevedono che i migranti siano sbarcati sempre in Italia, mentre il Consiglio Europeo del giugno scorso ha esortato gli Stati Ue alla piena condivisione di tutti gli oneri.

Intanto Berlino conferma l'impegno "perché la missione possa andare avanti" e fa sapere che manderà le navi "se ci saranno le condizioni per ripristinare il compito principale, e cioè il contrasto ai trafficanti".

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