(ANSAmed) - MADRID, 11 GEN - Il Governo spagnolo aumenterà
del 18% gli investimenti in Catalogna, applicando per la prima
volta quanto previsto dallo Statuto di autonomia, per convincere
gli indipendentisti di Erc e il PdeCat in parlamento a votare la
legge di Bilancio. E' quanto hanno anticipato fonti governative
citate oggi da El Pais.
L'intenzione dell'esecutivo è che la Finanziaria, varata oggi
dal Consiglio dei ministri, porti a compimento lo Statuto di
autonomia, che prevede equiparare gli investimenti dello Stato
in Catalogna al peso del Pil della regione sull'economia
spagnola.
L'esecutivo minoritario di Pedro Sanchez è deciso a
combattere fino alla fine in Parlamento la battaglia per
l'approvazione della legge di Bilancio, pur non avendo i voti
sufficienti. Per ottenere l'appoggio decisivo dei partiti
indipendentisti, l'esecutivo agita lo spettro di elezioni
anticipate, con il rischio di un governo di centro-destra Pp,
Ciudadanos e Vox, che applicherebbe in maniera dura l'art. 155
della Costituzione, con il commissariamento della regione.
Tuttavia, i partiti indipendentisti continuano a reclamare
"gesti politici" per i leader indipendentisti in carcere
preventivo da oltre un anno e in vista del giudizio per il
processo secessionista, previsto per fine gennaio o inizio
febbraio. Ma Madrid ha ribadito che non ci sono margini su
questo fronte, data la separazione fra poteri esecutivo e
giudiziario.
Da Waterloo, dove hanno avuto un incontro oggi a mezzogiorno,
l'ex presidente catalano Carles Puigdemont e l'attuale
presidente Quim Torra hanno ribadito che non appoggeranno la
legge di Bilancio dello Stato, in mancanza di gesti concreti da
parte dell'esecutivo di Sanchez. "Si tratta di una soluzione
politica a un conflitto politico e questo non riguarda il
negoziato di partite di bilancio", ha affermato Puigdemont,
citato dalla tv nazionale RTVE.
Da Ginevra, dopo una riunione odierna con la segretaria
generale di Esquerra Republicana di Catalunya (Erc), Marta
Rovira - riparata in Svizzera dal marzo scorso - il numero tre
del partito e vicepresidente del governo catalano, Pere
Aragones, ha a sua volta mantenuto il 'no' alla Finanziaria. "Se
Pedro Sanchez vuole il nostro appoggio, dimostri di essere
diverso dal Partido Popular", ha sostenuto Aragones, citato
dalla televisione pubblica catalana TV3. (ANSAmed).
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Spagna: governo aumenta investimenti in Catalogna
Ma Puigdemont e indipendentisti ribadiscono no a legge Bilancio