(di Gaetana D'Amico)
(ANSAmed) - BARCELLONA, 11 GEN - "L'attuale politica
migratoria della Ue e' un suicidio". Non usa tanti giri di
parole Ada Colau. Dal palazzo del comune di Barcellona, dove è
sindaco dal 2015, si scaglia contro la cattiva gestione della
crisi dei migranti. O meglio, quello che lei stessa definisce
"una crisi politica della Ue e della democrazia".
"Questa situazione sta indebolendo l'Europa", sostiene
incontrando un gruppo di giornalisti stranieri. "Forse dovremmo
ricordarci che la Ue è stata fondata dopo la Seconda guerra
mondiale per non ricadere negli errori ed orrori di quella
guerra con il fondamentale rispetto dei diritti dell'uomo. Ma
ora, la gestione dei migranti, la sta contraddicendo. Tra
l'altro, l'Europa è quella che riceve meno migranti nel mondo
rispetto ad altri continenti come l'Asia e questo non viene
detto abbastanza. Così come occorre sfatare l'opinione comune di
considerare i migranti nostri competitori. In realtà' sono un
valore aggiunto e Riace è un esempio per tutti. Quello che e'
stato fatto nel comune calabrese è una storia di successo e
proprio per questo non piace al vostro ministro Salvini".
Secondo il sindaco, bisogna investire le risorse per gestire
meglio i flussi. "E' bene metterselo in testa, i flussi non si
fermeranno. Quando una donna con un bimbo decide di rischiare la
vita in mare, salendo su un barcone senza nessuna garanzia di
arrivare viva, è perché non ha alternative. Ci hanno tacciato di
essere buonisti perché siamo favorevoli all'accoglienza (è stata
proprio Barcellona a risolvere lo stallo della Open Arms lo
scorso anno, accogliendo 60 migranti dopo il rifiuto di Italia e
Malta, ndr), ma siamo solo pragmatici. Se la Ue vuole
sopravvivere al futuro, deve stabilire le responsabilità'".
Sulla questione della Catalogna, il sindaco di Barcellona non
ha dubbi: "Non sono a favore dell'indipendenza, ma la Catalogna
ha il diritto di decidere in maniera democratica. Ed e'
legittimo procedere con la scelta del referendum", sostiene. Poi
precisa: "Ci vuole una soluzione politica, non attraverso le
Corti, e sono convita che il modo giusto per risolvere la crisi
è un altro referendum perché, ricordiamoci, quello precedente
non era vincolante e il risultato non può essere considerato
democratico. Occorre tornare a una nuova consultazione sulla
quale le due parti, Madrid e Barcellona, si trovino d'accordo".
Una soluzione, secondo il sindaco, potrebbe essere una
Confederazione di stati. (ANSAmed).
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Sindaco Barcellona, 'politica migratoria Ue è un suicidio'
Colau, crisi l'indebolisce. Su Catalogna, 'non negare i diritti'