(ANSAmed) - NAPOLI, 11 DIC - "La soluzione alla sempre
maggiore urbanizzazione è stata affidata alle tecnologie, ma
siamo convinti che non è l'angolazione giusta per guardare il
problema. Le soluzioni sono nella governance e nei diritti
umani". Così Emilia Saiz, segretaria generale dell'UCLG (United
Cities and Local governments) ha lanciato il dibattito in corso
a Barcellona per la conferenza internazionale "Città unite per i
diritti umani", organizzata in coincidenza con il 70mo
anniversario della Dichiarazione universale dei diritti
dell'uomo.
Alla due giorni di seminari e convegni stanno partecipando
decine di sindaci, amministratori locali ed esponenti di
associazioni da tutto il mondo, per condividere esperienze e
lanciare una piattaforma di idee che possa essere applicata dai
governi locali, costruendo un database di 1000 buone prassi
adottate in 36 diversi Paesi. "Stiamo lavorando per portare
avanti la nostra agenda - ha sottolineato Saiz - con la
consapevolezza che sia determinante legare le politiche europee
a quelle globali".
Tanti gli interventi sulle pratiche messe in atto in Europa,
come spiegato da Benedetto Zacchiroli, ex consigliere comunale
di Bologna: "Dobbiamo costruire gli spazi - ha detto - in cui le
diverse reti che lavorano sui diritti ukani possano lavorare
insieme, ricordiamoci di non fare a gara tra di noi su chi è il
migliore". Ma il team dei diritti umani nelle amministrazioni
locali deve essere trattato non solo in maniera ideale ma con
azioni efficaci: "Il lavoro sui diritti - ha sottolineato
infatti Miriam Ferrandíz, rappresentante della città spagnola di
Sabadell - deve essere trasversale a tutto il Comune, non
trattato da un solo dipartimento specifico. Dobbiamo avere la
prospettiva dei diritti umani sempre in mente in ogni atto
amministrativo". (ANSAmed).
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Diritti umani: Città europee tracciano agenda comune
A Barcellona due giorni per scambio idee e buone pratiche