(ANSAmed) - TUNISI, 27 NOV - Prosegue il difficile iter verso
il parlamento tunisino della coraggiosa proposta di legge
sull'uguaglianza di genere in eredità, elaborata dalla
Commissione delle libertà individuali e dell'uguaglianza di
genere (Colibe), e voluta in prima persona dal presidente della
Repubblica Beji Caid Essebsi.
Pochi giorni fa infatti il Consiglio dei ministri tunisino,
presieduto dallo stesso capo dello Stato, ha approvato il
disegno di legge in questione che verrà presentato a breve in
commissione parlamentare e poi all'aula per il voto.
Un passaggio che la presidente della Colibe, l'avvocato
militante, Bochra Belhaj Hmida, ha definito 'storico' e che
farebbe della Tunisia il primo Paese arabo a garantire pari
diritti tra uomo e donna in questa delicata materia, regolata
dal diritto islamico per tradizione.
"Abbiamo abbattuto un tabù", ha detto la Belhaj Hmida,
sottolineando come "affrontare il tema dell'uguaglianza di
genere in eredità rappresenti un passo gigante nella
consacrazione dei principi della Costituzione".
Nella proposta di legge inoltre detta uguaglianza non viene
imposta ma "chi vuol rinunciare al suo diritto è libero di
farlo" ha detto ancora la presidente della Colibe.
Il cammino verso l'approvazione della legge sulla parità in
eredità in Tunisia non sarà facile. Tutti i settori
tradizionalisti e conservatori della società e della politica
hanno già espresso la loro contrarietà, così come i custodi
della religione, in primis l'autorità religiosa egiziana di
Al-Azhar al Cairo. Quest'ultima ha recentemente statuito che
"l'uguaglianza nei diritti di successione tra uomini e donne
contravviene la Legge islamica (Sharia) e il consenso raggiunto
dagli studiosi in materia durante gli scorsi decenni. I testi
del Corano sono inequivocabili e impongono all'uomo una quota di
eredità pari a quella di due donne".
Nell'Islam infatti la questione ereditaria rappresenta una
sorta di tabù, poiché nel Corano è scritto espressamente che
alle donne spetta la metà dell'eredità rispetto all'erede
maschio. Per questo motivo la Bekhaj Hmida ha anche ricevuto
minacce di morte da parte di estremisti e conservatori.
(ANSAmed).
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Tunisia avanza verso parità diritti uomo-donna in eredità
Ddl governo, ma s'oppongono religiosi islamici e tradizionalisti