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Bennett non lascia, il governo Netanyahu sopravvive

Ministro: 'Diamo fiducia al premier su promesse sicurezza'

Redazione Ansa

TEL AVIV - Colpo di scena nella crisi di governo israeliana: Naftali Bennett e Ayelet Shaked, ministri di 'Focolare ebraico', hanno deciso di non dimettersi e di dare fiducia al cambiamento che il premier Benyamin Netanyahu ha annunciato sulla sicurezza. In una conferenza stampa, Bennett ha detto di "ritirare il suo ultimatum" visto il discorso pronunciato ieri sera dal premier e quindi "di provare a dare fiducia". "Ora la palla - ha aggiunto - spetta a lui". Con le mancate dimissioni, il governo attuale ha ancora una maggioranza parlamentare.
''Da molti anni Israele ha smesso di vincere. L'ho visto da comandante nella guerra in Libano (2006). Ho visto l'incertezza e la confusione, l'assenza di determinazione, la mancanza di uno spirito di combattimento'': questi, secondo Bennett, alcuni dei mali ormai cronici che affliggono le forze armate israeliane. E sono anche queste, ha aggiunto, le ragioni che nei giorni scorsi lo avevano indotto a chiedere per se' l'incarico di ministro della difesa in sostituzione del dimissionario Avigdor Lieberman. ''Abbiamo imposto briglie ai nostri militari, sia di carattere legale, sia concettuali. Temono piu' il capo della magistratura militare che non Yihia Sinwar'', il leader di Hamas, ha aggiunto Bennett.
''La nostra politica di sicurezza ha preso negli ultimi dieci anni una brutta rotta. Si e' creata la convinzione che non ci sia soluzione ai missili e al terrorismo. Invece c'e'. Quando Israele vorra' vincere, tornera' a farlo''. Se da ministro della difesa Benyamin Netanyahu procedera' in quella direzione, ha concluso Bennett, potra' contare sul suo sostegno.

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