(ANSAmed) - ROMA, 13 NOV - "Ogni tentativo da parte del
Governo italiano di lavorare per la stabilizzazione della Libia
ed un vero e pacifico percorso di riconciliazione, partendo
dalla definizione di elezioni democratiche, non può che essere
condivisibile. Ma ancora una volta nel corso del summit di
Palermo, si è deciso di girare la testa dall'altra parte, non
assumendo nessun impegno concreto per il rispetto dei diritti
umani di migliaia di migranti, uomini, donne e bambini, che ogni
giorno sono vittime delle più orrende torture e di abusi nei
centri di detenzione libici". Così Paolo Pezzati, policy advisor
di Oxfam Italia sulla crisi migratoria, a commento delle
conclusioni del vertice tra il Premier italiano Conte, il
Premier libico Al Serraj, il generale Haftar e gli altri leader
libici.
Al contrario - precisa una nota - l'agenda della Conferenza
si è concentrata essenzialmente sulla formazione delle forze di
sicurezza regolari libiche e sull'unificazione di alcune
istituzioni economiche e finanziarie interne al Paese.
"Serve un vero impegno da parte dell'Italia e di tutta la
comunità internazionale, affinché sul tavolo dei futuri
negoziati il tema della tutela dei diritti umani venga assunto
come prima priorità. - continua Pezzati - Una significativa
evoluzione normativa e degli standard umanitari per tutte le
parti libiche, deve essere la pre-condizione per una futura
legittimazione internazionale. Lavorando su questa strada
facciamo inoltre appello al Ministro degli Esteri Moavero e alla
vice Ministro Del Re a considerare la possibilità di coinvolgere
sin da subito un'ampia rappresentanza della società civile e
delle organizzazioni umanitarie italiane in un incontro con la
società civile libica". (ANSAmed).
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