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Catalogna: Amnesty reclama scarcerazione dei 'due Jordis'

I leader indipendentisti sono da un anno in carcere preventivo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 16 OTT - Amnesty International reclama la scarcerazione dei leader indipendentisti catalani Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, che compiono oggi un anno in carcere preventivo, in attesa di giudizio per ribellione e sedizione. Il leader dell'Asamblea Nacional Catalana e il presidente di Omnium Cultural furono arrestati il 16 ottobre 2017, per ordine dell'Audiencia Nacional, con l'accusa di "aver promosso" la manifestazione davanti all'assessorato all'Economia della Generalitat per impedire le perquisizioni effettuate dalla Guardia Civile il 20 settembre 2017, a pochi giorni dal referendum indipendentista illegale del 1º ottobre. Al loro arresto seguì, il 2 novembre, quello dell'ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras e di altri sette ex 'consellers'. Quando compiono 365 giorni dietro le sbarre, la sezione spagnola di Amnesty International (AI), in un comunicato diffuso dal direttore aggiunto della Ong in Europa, Fotis Filippou, è tornata a reclamare la scarcerazione dei 'due Jordis', come sono chiamati i leader indipendentisti. "Non c'è alcuna giustificazione per mantenerli in carcere preventivo", perché costituisce "una restrizione sproporzionata dei loro diritti di libertà di espressione e riunione pacifica", afferma Filippou nella nota. AI sostiene che, stando all'informazione in suo possesso, le accuse contro Sanchez e Cuixart "sono infondate e devono essere ritirate". E, "nel caso in cui si possa dimostrare che i due detenuti istigarono i manifestanti a impedire l'operazione di polizia", questo "potrebbe configurare un reato di disordine pubblico". Secondo la Ong per i diritti umani, "accusarli di reati di sedizione e ribellione", per i quali rischiano fino a 30 anni di carcere, "e arrestarli durante un anno, è sproporzionato".

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