(ANSAmed) - RABAT, 15 OTT - "Il numero di tentativi
d'emigrazione irregolare è passato da 32 mila in media ogni
anno, tra il 2003 e il 2015 agli oltre 65 mila dal 2016 a oggi".
Lo rivela Khalid Zerouali, direttore dell'immigrazione e della
sorveglianza delle frontiere del Marocco, in una intervista a
'Jeune Afrique', il settimanale di attualità africana pubblicato
a Parigi. "È sicuramente cresciuto l'appeal dell'Europa", spiega
il dirigente marocchino, ma è anche "il problema della sicurezza
sulla rotta migratoria che passa per la Libia a dirottare il
flusso sul Marocco".
Con un controllo sempre più serrato dello specchio di mare
che separa le sue coste dall'Europa, il Marocco ha intensificato
gli sforzi ed è finito al centro della polemica internazionale
nei giorni scorsi per aver fatto fuoco due volte sui barconi di
migranti, in un primo caso uccidendo una giovane studentessa che
sognava di raggiungere la Spagna e ferendo un ragazzo nel
secondo caso.
"La cooperazione tra Marocco e Spagna, attraverso il gruppo
di studio permanente creato nel 2003, permette ai due Paesi di
coordinare gli interventi", spiega Zerouali. Quanto all'Europa,
il direttore dell'immigrazione assicura che gli incontri di
questo ultimo mese hanno "aperto una nuova era di cooperazione
sul tema dei migranti", che auspica non sia solo temporanea. La
visione marocchina, aggiunge, "passa attraverso il 'metodo
Rabat', che dialoga con i Paesi di origine dei migranti, i Paesi
di transito e quelli di destinazione per una soluzione integrata
e strutturale", una visione che, dice, "spesso è contro la
logica della sicurezza di alcuni Paesi del Nord".(ANSAmed).
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Migranti: 'dal Marocco 65mila tentativi di uscita ogni anno'
Zerouali, direttore immigrazione, intervistato da Jeune Afrique