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Giornalista saudita: fonti, oggi ispezione Consolato

Media, forse sciolto nell'acido. Nuove defezioni a Davos deserto

Agenti sauditi mentre escono dal Consolato saudita a Istanbul

Redazione Ansa

ROMA - Le autorità turche inizieranno oggi le ricerche nel Consolato saudita a Istanbul nell'ambito delle indagini sulla scomparsa del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, di cui si sono perse le tracce da 13 giorni, dopo il suo ingresso nel consolato del suo Paese a Istanbul. Lo riferisce il quotidiano filo-governativo turco Sabah citando fonti del ministero degli Esteri di Ankara.

L'ispezione si svolgerà alla presenza contemporanea degli investigatori turchi e di quelli sauditi, giunti la scorsa settimana a Istanbul sulla base di un'intesa tra Ankara e Riad per la creazione di un "gruppo di lavoro congiunto". I due Paesi, ha precisato il governo turco, svolgono comunque indagini separate. L'apertura delle porte del consolato era stata promessa dalle autorità saudite quasi una settimana fa. Il re saudita Salman, riporta Bloomberg citando alti funzionari del Regno,, ha ordinato l'avvio di un'indagine interna sulla scomparsa del giornalista.

Intanto particolari sulle indagini stanno emergendo sui media turchi. Secondo il quotidiano Haberturk la polizia turca "sta indagando seriamente" sull'ipotesi che il corpo di Khashoggi sia stato sciolto nell'acido. Il giornale, che cita fonti dell'indagine, afferma che l'ipotesi - su cui stanno lavorando anche gli agenti del Mit, i servizi segreti di Ankara - è partita da una denuncia di Turan Kislakci, amico di Khashoggi e capo dell'Associazione dei media turco-arabi, che sin dalle prime ore aveva sostenuto che gli assassini si sarebbero immediatamente disfatti del corpo.

E continuano le defezioni da parte del mondo finanziario ed economico alla 'Future Investment Initiative conference', la 'Davos del deserto' in programma dal 23 ottobre. Sulla scia di varie altre società di primo piano americane che hanno dato forfait negli ultimi giorni, anche la Ford oggi ha annunciato che diserterà l'evento. Il presidente Bill Ford ha cancellato una serie di tappe in Medio Oriente, compresa una apparizione all'evento patrocinato dal principe ereditario Mohamed bin Salman. Non ci sarà neanche Jamie Dimon, chief executive di JP Morgan & Chase. Due defezioni dell'ultima ora che potrebbero aggiungere pressione su altre grosse societa' inducendole a rivedere la loro partecipazione, come Goldman Sachs, Mastercard e Bank of America.

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