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Giornalista saudita: Erdogan, non possiamo stare in silenzio

'Preoccupati come gli Usa, ma evitare conclusioni senza prove'

Redazione Ansa

ISTANBUL - "Stiamo indagando sulla vicenda in tutte le sue dimensioni. È un incidente che è avvenuto nel nostro Paese, non possiamo restare in silenzio perché non è un incidente ordinario". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tornando a parlare del caso del giornalista saudita Jamal Khashoggi, scomparso 9 giorni fa dopo essere entrato nel consolato del suo Paese a Istanbul. "È possibile non avere un sistema di telecamere in un consolato o un'ambasciata? Possono trovare anche un uccello o una zanzara con i sistemi avanzati che hanno", ha aggiunto Erdogan, restando tuttavia prudente sul caso: "Non è giusto trarre conclusioni basate su congetture, ma siamo preoccupati. E vediamo che gli Stati Uniti hanno le stesse preoccupazioni".

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