Rubriche

Spagna: via libera del Parlamento a rimozione resti Franco

Ex dittatore sarà riesumato da memoriale Guerra Civile

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 13 SET - Con 172 sì, due no e 164 astenuti (i popolari e i centristi di Ciudadanos), il Parlamento spagnolo ha approvato il decreto presentato dal governo di Pedro Sanchez che dispone la riesumazione dei resti del dittatore Francisco Franco e la loro rimozione dal memoriale dedicato ai morti della Guerra Civile, la Valle dei Caduti. Nel suo intervento in aula in difesa del decreto, la vicepremier Carmen Calvo ha sostenuto che "non ci sarà pace senza giustizia finché si manterrà l'atroce anomalia rappresentata dal fatto che un dittatore sia interrato assieme alle sue vittime" e ha criticato la posizione di Pp e Ciudadanos rispetto alla dittatura. Da parte loro, i portavoce dei due partiti hanno giustificato l'astensione accusando l'esecutivo di aver fatto ricorso alla procedura del decreto quando non è giustificata l'urgenza, 43 anni dopo la morte del dittatore.

Anche gli eredi di Francisco Franco si oppongono al trasferimento dei resti del congiunto ed hanno annunciato nelle scorse settimane un ricorso al Tribunale Costituzionale, per "profanazione della sepoltura". Secondo le previsioni del governo, il corpo del dittatore sarà rimosso dalla basilica entro fine anno e sarà l'esecutivo a decidere dove trasferirlo nel caso in cui la famiglia non dovesse pronunciare al riguardo.

Il mausoleo della Valle de los Caidos è l'unico in Europa in memoria di un dittatore. Fu fatto edificare dallo stesso 'caudillo' fra il 1940 e il 1958 ai piedi della Sierra di Guadarrama, a 60 km da Madrid, scavato nella roccia con i lavori forzati di migliaia di prigionieri, in onore ai "martiri ed eroi della gloriosa crociata" contro la Repubblica, che diede inizio alla guerra civile (1936-1939). Per gli storici, "è la più grande fossa comune" di Spagna, dove sono ammassati i resti di almeno 34mila persone, la metà vittime del regime, senza nome o tombe, trasferite all'insaputa dei familiari.(ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it