(ANSAmed) - TUNISI, 3 AGO - Il ministro degli Esteri
tunisino, Khemaies Jhinaoui, ha annunciato che la Tunisia
contatterà i Paesi di origine dei migranti irregolari sbarcati
per motivi umanitari a Zarzis dalla nave commerciale Sarost 5,
per il loro rimpatrio. Il contatto sarà stabilito attraverso le
rispettive ambasciate.
Parlando ai giornalisti a margine di un incontro con il
segretario generale dell'Unione per il Mediterraneo, Nasser
Kamel, Jhinaoui ha sottolineato che la Tunisia ha appena accolto
quaranta migranti irregolari dopo il rifiuto di alcuni Paesi
europei di lasciarli entrare. "La situazione umanitaria dei
migranti era difficile e la decisione di aiutarli è stata
motivata da ragioni umanitarie", ha affermato il ministro degli
Esteri tunisino.
La nave Sarost 5, con a bordo 40 migranti, ha attraccato il
primo agosto scorso nel porto di Zarzis, dopo oltre due
settimane di attesa al largo delle coste tunisine e l'annuncio
sabato scorso in Parlamento del premier Youssef Chahed,
dell'autorizzazione all'attracco per motivi umanitari.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha
definito la decisione della Tunisia di accogliere i migranti
come una lodevole "iniziativa umanitaria" così come
l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) si è
detta lieta che "la Tunisia, come di consueto, abbia risposto
favorevolmente a questo imperativo umanitario".
I migranti, partiti dalla Libia, naufragati e soccorsi in
acque SAR maltesi, sbarcati infine dalla Sarost 5, originari di
Egitto, Bangladesh, Camerun, Senegal, Guinea, Costa d'Avorio e
Sierra Leone, si trovano attualmente presso il Foyer di
accoglienza gestito dalla Mezzaluna Rossa tunisina a Medenine
nel sud del Paese, e potranno decidere tra il rimpatrio
volontario, la richiesta di asilo e la possibilità di restare in
Tunisia per lavorare. Possibilità tuttavia teoriche poiché la
Tunisia, Paese firmatario della Convenzione di Ginevra che
riconosce lo status di rifugiato, non ha ancora adottato una
legge nazionale sull'asilo, pur avendo introdotto alcune tutele
al riguardo nella nuova Costituzione.
In assenza di una normativa esaustiva sul sistema di asilo,
nel Paese nordafricano, è l'Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i rifugiati, Unhcr, ad occuparsi dell'RSD (Refugee
Status Determination) e dell'integrazione, in costante
collaborazione con la Croce Rossa Internazionale e la Mezza Luna
Rossa tunisina.
Oltre all'Oim operano poi in Tunisia una serie di Ong che
offrono assistenza (legale e medica) gratuita a rifugiati e
migranti irregolari.(ANSAmed).
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Migranti: Sarost 5, Tunisia contatterà Paesi per rimpatrio
I contatti verranno fissati attraverso le rispettive ambasciate