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Migranti: Trenta in Libia, fermare tratta esseri umani

Ministro della Difesa vede collega libico, poi premier Serraj

Redazione Ansa

ROMA - "Occorre fermare il traffico di esseri umani e l'immigrazione irregolare". E' quanto ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, al suo omologo libico Najim Owida, appena atterrata a Tripoli. Il ministro ha ribadito che l'Italia "continuerà a stare a fianco della Libia" ed è pronta a intensificare il suo sforzo secondo le necessità e le esigenze del popolo libico".
"Condividiamo con la Libia la stessa casa, il Mediterraneo - ha aggiunto la titolare della Difesa - e l'Italia vuol fare di più per la stabilità della regione e del Paese". Ma i due Paesi condividono anche il problema dell'immigrazione e per questo, dice ancora il ministro, "l'Italia deve intensificare il suo sforzo".
"Siamo felicissimi di avervi qui - ha sottolineato il ministro Owida - con l'Italia abbiamo relazioni importanti e storiche su cui dobbiamo investire tutti per la stabilità del Mediterraneo". Il ministro Trenta è arrivata a Tripoli a bordo di un C130 dell'Aeronautica militare, accompagnata dal capo di Stato maggiore della Difesa, Graziano. 

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