(ANSAmed) - BRUXELLES, 19 lug - L'Ue si spacca sulla
richiesta italiana di modificare la missione Sophia che prevede
l'attracco nel nostro Paese delle navi europee che soccorrono i
migranti, in linea con quanto chiesto nei giorni scorsi dal
premier italiano Giuseppe Conte dopo il Consiglio europeo di
fine giugno. La proposta di Roma, che prevede che l'Italia non
sia più un luogo esclusivo di sbarco, è stata presentata il 18
luglio al Comitato Politico e di Sicurezza (Cops) a Bruxelles
dall'ambasciatore Luca Franchetti Pardo, ma non ha trovato
unanimità tra i 28.
Secondo quanto si è appreso, il clima nella riunione è stato
a dir poco animato, con i partner divisi fra loro che hanno
ridisegnato le tradizionali geografie e divergenze politiche.
L'offensiva diplomatica italiana ha infatti trovato resistenze
sia dai Paesi del blocco Visegrad, sia da quelli più volenterosi
che avrebbero aperto a discutere il tema, chiedendo però al
contempo di allargarle ad un livello più alto. In altre parole,
un rinvio e un approfondimento. La mattina del 18 luglio, il
ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi ha fatto
pervenire all'Alto Rappresentante Ue, Federica Mogherini, una
lettera in cui veniva indicato che da "parte italiana non
vengono più ritenute applicabili, anche alla luce delle
conclusioni del Consiglio Europeo del 28 giugno, le attuali
disposizioni del piano operativo della missione Eunavformed
Sophia, che individuano esclusivamente l'Italia come luogo di
sbarco dei migranti che vengono soccorsi dalle proprie unità".
Da Baku, lo stesso Moavero aveva rincarato la dose affermando
che adesso "l'atmosfera generale è cambiata" e "vediamo quale
sarà la risposta".
La riunione a porte chiuse del Cops, dove si è anche discusso
del rapporto sull'attività dei primi sei mesi del 2018 della
missione da parte dell'ammiraglio Enrico Credendino, si è
protratta per tutta la giornata. Un clima teso fra i 28 già
percepibile nelle parole del portavoce del governo tedesco,
Steffen Seibert, che ha tagliato corto: "Naturalmente ogni
decisione verrà concordata al livello europeo", ha detto,
precisando che "il primo compito dell'operazione Sophia è la
lotta contro la criminalità in mare e il traffico di esseri
umani", così come "il salvataggio in mare". Seibert ha poi
precisato di non essere a conoscenza di alcun cambiamento nel
mandato della missione, almeno per il momento. In merito al
tema, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha
elogiato la missione Sophia, in quanto "ha ottenuto buoni
risultati", ma ha sottolineato che "era penalizzante per
l'Italia" e per questo "deve essere corretta", non abbandonata.
(ANSAmed).
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L'Italia chiede la modifica di Sophia ma l'Ue è divisa
Fumata nera alla riunione di Bruxelles, si va verso il rinvio