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Tunisia: sindacato Imam non contrario a matrimonio gay

Achour sostiene le proposte della Commissione delle libertà

Il segretario generale del sindacato degli Imam tunisini, Fadhel Achour

Redazione Ansa

TUNISI - Il segretario generale del sindacato degli Imam tunisini, Fadhel Achour, si e' detto non contrario alla celebrazione di matrimoni gay in Tunisia. Una presa di posizione che ha sorpreso tutti mentre è in corso nel Paese un vivace dibattito in seguito alla pubblicazione da parte della Commissione delle libertà individuali e dell'uguaglianza di genere, di un rapporto in cui si raccomanda tra l'altro la "liberalizzazione dei contratti di matrimonio".

Una proposta accolta positivamente da Achour, che ha sottolineato, parlando alla radio locale Jawhara fm come "la liberalizzazione dei contratti di matrimonio permetterà a tutti i tunisini di sposarsi, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale".

Più in generale Achour ha definito "rivoluzionarie" e non in contrasto con il Corano e la Sharia le proposte e raccomandazioni contenute nella relazione della Commissione delle libertà individuali e dell'uguaglianza di genere e riguardanti le riforme da realizzare nei settori di propria competenza.

A differenza di altre associazioni religiose contrarie ai contenuti del rapporto come il Coordinamento nazionale per la difesa del Corano, Achour propone una lettura moderata del libro sacro e ritiene che il "parlamento sia la sola istituzione abilitata a votare sì o no alle proposte contenute nel testo".

"Le persone che si considerano difensori del Corano devono comprendere che il libro sacro dell'Islam e della Sharia non hanno bisogno di essere difesi da nessuno. Solo Dio è responsabile della preservazione del Corano e della difesa della religione, oltretutto laddove la Sharia non si applica che ai credenti", ha detto Achour a Jawhara fm.

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