(ANSAmed) - TUNISI, 13 GIU - Parità tra uomini e donne e tra
figli legittimi e naturali nelle questioni ereditarie,
uguaglianza nell'attribuzione della nazionalità e nella
possibilità di optare per il doppio cognome, abolizione del
reato di omosessualità, abolizione della pena di morte e
introduzione del reato di istigazione al suicidio.
Queste le principali proposte contenute nel rapporto
conclusivo che la Commissione delle libertà individuali e
dell'uguaglianza di genere ha pubblicato sul proprio sito dopo
33 riunioni di lavoro, al fine di accendere un dibattito sociale
sulla questione delle libertà individuali e dell'uguaglianza di
genere, "condizione fondamentale della democrazia", econdo
Ikbel El Gharbi, antropologo della religione, tra i 9 firmatari
del documento. Il rapporto di 235 pagine è diviso in due parti,
una focalizzata sui diritti e le libertà individuali, l'altra
sulla parità.
Due i disegni di legge in esso contenuti, uno che forma nel
suo insieme il "Codice dei diritti e delle libertà individuali"
(93 articoli) e uno sulla lotta alla discriminazione nei
confronti delle donne e tra i bambini.
Nella prima proposta di legge sui diritti e le libertà
individuali viene sancito il diritto alla vita e sottolineata la
necessità di abolire la pena di morte, viene ribadito il diritto
alla dignità, all'integrità fisica, alla sicurezza, alla libertà
di pensiero, di coscienza e di religione, alla privacy, alla
riservatezza della corrispondenza, alla libera circolazione e ad
altro ancora. Tra le misure in essa contenute l'introduzione del
reato di istigazione al suicidio, la revoca del controllo delle
produzioni artistiche e culturali e l'abolizione della circolare
sulla chiusura dei caffè durante il mese del Ramadan. Il secondo
disegno di legge sulla lotta alla discriminazione nei confronti
delle donne e tra i bambini comprende articoli sulle donne e la
famiglia in generale. La proposta più delicata e complessa
rimane quella della parità in materia ereditaria per la quale la
Commissione ha scelto di formulare tre opzioni: l'uguaglianza
garantita per legge, l'uguaglianza garantita per legge, con la
possibilità per i parenti di contestazione in tribunale e
l'uguaglianza garantita per legge previo accordo degli eredi.
Altri punti che faranno discutere sono l'abolizione della
dote come condizione obbligatoria del matrimonio, l'annullamento
della nozione di capofamiglia,la possibilità di trasmettere
anche il cognome della madre al figlio, sulla base di una scelta
condivisa dei genitori, la riforma dell'affidamento dei figli
minori in caso di divorzio. Tutte misure che la Commissione
immagina che possano essere applicate gradualmente, tenuto conto
di alcune resistenze che potrebbero emergere in una società
fortemente ancorata alle tradizioni come quella tunisina. Questo
rapporto in effetti costituisce un'autentica rivoluzione nel
mondo arabo e islamico, una prima assoluta nel genere in cui si
assiste al lancio di un progetto riformista di ampia portata
relativo alle libertà individuali, che tuttavia verrà accolto
con un certo grado di critica dagli ambienti conservatori. Il
Comitato per le libertà individuali e l'uguaglianza è stato
creato il 13 agosto 2017 ed è stato incaricato dal Presidente
della Repubblica di elaborare una relazione sui diritti e le
libertà individuali e l'uguaglianza in Tunisia per adeguare la
legislazione vigente alle disposizioni della Costituzione
tunisina del 2014 e alle convenzioni internazionali, comprese
quelle relative ai diritti umani. (ANSAmed)
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Tunisia: studio su parità genere, proposte per 'rivoluzione'
Molti cambiamenti radicali, anche abolizione reato omosessualità