(di Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 25 MAG - E' in corso un tentativo di
mediazione da parte di due avversari geopolitici mediorientali,
Egitto e Qatar, per instaurare una "pace fredda" a Gaza
realizzando alcuni obiettivi del Cairo e testando il terreno per
un'eventuale attenuazione dell'attrito fra Doha e l'alleanza
saudita.
Il quadro é stato tracciato in dichiarazioni all'ANSA del
Cairo da un'analista dell'Ispi, Giuseppe Dentice, commentando la
circolazione su media israeliani di "notizie circa un possibile
dialogo tra Egitto e Qatar mirato unicamente a garantire una
tregua di lungo periodo nella Striscia di Gaza".
Sebbene l'iniziativa "non rappresenti una novità assoluta"
dato che "un'ipotesi ufficiosa" di questo genere venne avanzata
"poche settimane prima dell'ultima guerra di Gaza del 2014",
l'analista dell'Istituto per gli Studi di Politica
Internazionale ha sostenuto che "essa mirerebbe a garantire una
'pace fredda' decennale" nella Striscia.
Inoltre "rappresenterebbe anche un timido tentativo di
riannodare rapporti sin qui tesi tra due avversari geopolitici
nel panorama sunnita mediorientale" che dall'anno scorso "per
certi versi è complice delle molteplici fratture emerse nella
regione".
"Le motivazioni alla base di tale iniziativa sono
innanzitutto di carattere umanitario e di opportunità politica
da parte di entrambi", ha sostenuto Dentice. Il Cairo infatti,
soprattutto nell'ambito di Gaza, "mira a rimarcare un ruolo
storicamente determinante" sulla Striscia - che del resto é
stata anche Protettorato egiziano - e a "rompere il sottile
filo-rosso che collega il territorio" palestinese con il Sinai,
"infestato da bande criminali e organizzazioni radicali e
terroristiche" come la branca egiziana dello Stato islamico.
Inoltre, ha argomentato l'analista Ispi, con un
"cessate-il-fuoco di lungo periodo l'Egitto rilancerebbe quel
suo progetto di pace intra-palestinese raggiunta solo pochi mesi
fa con gli accordi del Cairo tra Fatah e Hamas", "offrendo
soprattutto a quest'ultima - in cambio della stabilità nell'area
o quanto meno di una dichiarata non-bellicosità nei confronti di
Israele - una riapertura graduale del valico di Rafah".
Dal canto suo il Qatar, sottoposto a un'isolamento
diplomatico-economico con l'accusa di fomentare il terrorismo in
Medio oriente, "punterebbe a entrare nella partita di Gaza
attraverso un ruolo umanitario e trovando in un certo senso
nell'Egitto" un "mediatore" con "i sempre più assertivi Arabia
Saudita ed Emirati Arabi Uniti", ha affermato ancora Dentice
parlando di un potenziale "un timido spiraglio di dialogo".
L'analista ha però invitato a "non caricare" di particolari
aspettative l'iniziativa, "poiché le distanze" tra Egitto, i
suoi alleati sunniti del Golfo e il Qatar "rimangono ancora
profonde".
Si tratterebbe, quindi, soprattutto di "un esperimento per
valutare eventuali passi in avanti" verso un'eventuale
"distensione", ha affermato Dentice.
Comunque, ha concluso, un "piano egiziano-qatarino potrebbe
essere accettato da Hamas e non ostacolato da Israele, a patto
che tale periodo di 'pace fredda' non venga sfruttata dalla
dirigenza islamista per riorganizzare le fila e ricevere aiuti
militari più o meno diretti da utilizzare contro Tel Aviv" o
dalla Stato islamico per fare della Striscia un "terreno fertile
e di conquista". (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Gaza: analista, Egitto e Qatar mediano per 'pace fredda'
Dentice (Ispi), dai due rivali un'iniziativa 'interessata'