(ANSAmed) – SARAJEVO, 17 MAG – La Bosnia "fermerà il flusso
dei migranti illegali in ogni parte del suo territorio che non
rappresenti un valico ufficiale di confine". Lo ha dichiarato il
premier Denis Zvizdic ricordando che due giorni fa il suo
governo ha adottato diverse misure di emergenza per arginare il
fenomeno migratorio, tra cui quella di rafforzare le unità della
polizia di frontiera con uomini appartenenti ad altre agenzie di
sicurezza.
Zvizdic ha anche detto che verrà inviata una nota alla Serbia
e al Montenegro, Paesi dai quali si registra il maggior numero
di passaggi illegali.
Una rafforzata tutela dei confini bosniaci è il primo
obiettivo delle autorità, ha detto anche il ministro della
sicurezza Dragan Mektic che ha annunciato "la fine delle
tendopoli": domani mattina verrà smantellata quella sorta nel
centro storico di Sarajevo, dove attualmente, sotto tende di
fortuna e in condizioni igieniche estremamente precarie,
soggiornano circa 600 migranti, che verranno trasferiti, e
nell'occasione anche registrati, nel centro d'accoglienza di
Salakovac, una trentina di chilometri a nord di Mostar.
Intanto, nell'estremo nord ovest della Bosnia, a Velika
Kladusa, poco distante dal confine con la Croazia, è stata
smantellata la tendopoli nel centro cittadino e circa 120
migranti sono stati trasferiti stamani nella vicina località di
Trnovi, dove, nel locale campeggio, è assicurata l'acqua
potabile, energia elettrica e servizi sanitari. Si prevede che
altri migranti della zona – secondo le stime 600-700 -
raggiungeranno spontaneamente Trnovi.
"Non permetteremo – ha detto Mektic – che decidano loro il
luogo ed i modi di soggiorno: non possono esserlo né parchi, né
le piazze né le strade".
Secondo le informazioni del Ministero della sicurezza, nei
primi quattro mesi dell'anno sono entrati in Bosnia circa 4.500
migranti illegali di cui il 70% ha già lasciato il Paese.
(ANSAmed)
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Migranti: Bosnia, governo annuncia mano dura contro illegali
Rafforzata sorveglianza confini, note a Serbia e Montenegro