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Egitto: vescovi copti, votiamo Sisi, ci protegge da Isis

'E' presidente di tutti gli egiziani'

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calò) (ANSA) - IL CAIRO, 28 MAR - Due vescovi cattolico-copti, tra cui quello geograficamente in "prima linea" con l'Isis, hanno assicurato che le loro comunità si sentono protette nei limiti del possibili dalle autorità egiziane e quindi appoggiano elettoralmente il presidente Abdel Fattah Al Sisi.

"In tutta la provincia di Ismailia, nella parte est del delta" del Nilo e "del Canale di Suez, insomma nell'ambito della mia diocesi siamo ben protetti", ha detto all'ANSA il vescovo Makarios Tewfik. Il prelato è responsabile per una zona che confina con il governatorato del Sinai dove, nella parte nord-orientale, è annidato lo Stato islamico che l'esercito combattendo da febbraio con una campagna anti-terrorismo presentata da Sisi come decisiva.

"Sentiamo e vediamo che il governo attuale fa di tutto per proteggerci", ha confermato Kyrillos William Samaan, vescovo di Assiut, un città circa 300 chilometri in linea d'aria a sud del Cairo.

"Tutte le chiese sono sotto la protezione della polizia: anzi, per le grandi festività, vengono aggiunti dei militari e ogni volta che c'è qualche minaccia subito vengono prese delle misure", ha aggiunto il vescovo sempre in dichiarazioni all'ANSA.

Circa l'appoggio elettorale a Sisi da parte dei cristiani d'Egitto, i copti, una minoranza etnico-religiosa che rappresenta circa il 10-15% della popolazione del paese e la più grande comunità cristiana del Medio Oriente, Mons. Kyrillos ha confermato: "certo, noi appoggiamo il presidente perchè abbiamo visto, da parte sua, varie iniziative e gesti che mostrano come lui sia un presidente per tutti gli egiziani".

"Nessun altro presidente prima di lui ha avuto il coraggio di fare tutto questo in favore dei cristiani", ha ricordato l'alto prelato sottolineando che "Sisi si interessa sempre delle chiese: quando va a visitare una città in costruzione e gli mostrano una moschea chiede subito, spontaneamente, dov'è la chiesa?" Un esempio è "la nuova cattedrale in costruzione della nuova capitale amministrativa" che sta sorgendo a est del Cairo, ha sottolineato mons. Kyrillos.

Anche mons. Makarios ha risposti "sì, certo" alla domanda se la comunità copta in maggioranza appoggi Sisi e si stia recando alle urne in questi tre giorni di elezioni presidenziali.

Ancora circa la sicurezza, in vista della Pasqua copta che segue di una settimana quella cattolica, il vescovo ha ammesso che "loro", i terroristi islamici, "cercano di sfruttare qualsiasi occasione per fare qualcosa", qualche attentato.

"Qualcosa può succedere come in Europa o in America", ha avvertito Makarios, ma - ha sottolineato - "la polizia e l'esercito cercano di fare tutto il possibile per proteggerci".

"Sto girando queste otto province in queste settimane per celebrare messa nelle diverse comunità", ha ricordato il vescovo sentendo di poter dire che "siamo abbastanza liberi di muoverci" nonostante la minaccia dell'Isis.

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