(ANSAmed) - TEL AVIV, 12 MAR - Mentre si avvicina la
scadenza fissata dal governo (fine marzo) per l'inizio di un
graduale 'allontanamento' da Israele di migliaia di migranti
africani il movimento dei kibbutz (aziende agricole collettive)
si mobilita ora per offrire loro aiuti in extremis. ''Il nostro
movimento - ha affermato in un comunicato - non puo' restare
indifferente di fronte al prossimo processo di espulsioni dei
richiedenti asilo che appare in contrasto con i valori ebraici,
umani e del movimento dei kibbutz''.
Il suo segretario generale, Nir Meir, ha lanciato ieri un
appello a tutti i kibbutz affinche' facciano ''ogni sforzo
possibile per ospitare o anche inserire nelle loro strutture,
per alcuni mesi, il maggior numero possibile di richiedenti
asilo. Occorre fornire loro residenze e impieghi. Questo e' un
momento di sfida''. Basato su radici socialiste, il movimento
dei kibbutz sostiene che il governo di Benyamin Netanyahu non ha
saputo misurarsi ne' col fenomeno dei migranti ne' con le
necessita' dei rioni popolari di Tel Aviv, dove essi sono
confluiti, che pure hanno diritto ad un sostegno.(ANSAmed).
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Migranti: espulsioni imminenti, kibbutz offrono ospitalità
'Non possiamo restare indifferenti di fronte alle espulsioni'