(ANSAmed) - ZAGABRIA, 13 FEB - Un primo importante passo
versa una distensione nei difficili rapporti tra Croazia e
Serbia sembra essere stato fatto a Zagabria con l'incontro tra i
presidenti dei due Paesi, che hanno discusso di tutte le
questioni aperte tranne la più divisive - il peso del tragico e
violento passato comune e l'impossibilità per ora di trovare un
modo per superarlo.
"Non abbiamo toccato il passato, la questione che ci
impedisce di poter definire amichevoli i rapporti tra i nostri
due Paesi", ha dichiarato la presidente croata, Kolinda Grabar
Kitarovic, nella conferenza stampa congiunta subito dopo il
lungo colloquio con il collega serbo Aleksandar Vucic.
Riferendosi alle costanti dispute verbali tra i politici
serbi e croati, che negli ultimi anni hanno alimentato sfiducia
e costanti tensioni tra le due ex repubbliche jugoslave, Vucic
ha anch'egli spiegato che "sul passato non riusciamo a trovare
alcun punto di accordo, ma almeno ci troviamo d'accordo sul
fatto che bisogna guardare al futuro, per il bene dei nostri due
popoli".
Su tale linea, i due presidenti hanno discusso dei rapporti
economici, del cammino della Serbia verso l'adesione all'Ue,
come anche di alcune questioni scottanti, come la delimitazione
del confine sul Danubio, delle persone disperse durante il
conflitto degli anni Novanta e della protezione delle rispettive
minoranze. Vucic si è anche impegnato ad accogliere per la prima
volta, nei prossimi giorni a Belgrado, i rappresentanti delle
associazioni dei famigliari dei dispersi croati. E come gesto di
buona volontà il presidente serbo ha consegnato dei documenti
sul destino di tre persone, delle 1495 ancora registrate come
disperse, dopo 23 anni dalla fine della guerra. Sul problema del
confine le due parti si sono accordate nel tentare una soluzione
bilaterale con negoziati nei prossimi due anni, e nel caso i
colloqui fallissero, di rivolgersi a un arbitrato
internazionale.
Ma questo, e gli altri accordi, dovranno essere confermati
dai rispettivi governi. E mentre a Belgrado Vucic tiene strette
le redini della politica estera serba, a Zagabria la presidente
Kitarovic si trova spesso in disaccordo, inclusa l'opportunità
della visita di oggi, con il governo del premier Andrej
Plenkovic. Non è un caso che Vucic si sia trattenuto a lungo
anche con il primo ministro croato. Dopo l'incontro è seguito
solo un comunicato stampa in cui si sottolinea che, tra i vari
punti aperti, Plenkovic ha toccato anche quello dei risarcimenti
di guerra, stimati a circa 40 miliardi di euro, che secondo
alcuni la Serbia dovrebbe alla Croazia. Vucic ha completamente
respinto ogni idea in tal senso.
I due presidenti si sono rivolti anche a un Forum economico
bilaterale nella sede dell'Associazione dell'industria e del
commercio croata (Hgk), invitando I rispettivi imprenditori a
più investimenti. In serata è previsto un incontro tra il
presidente serbo e il cardinale e arcivescovo di Zagabria, Josip
Bozanic. (ANSAmed).
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Croazia-Serbia: Vucic a Zagabria,difficile avvio distensione
'Passato divide ancora, ma bisogna guardare al futuro'