(ANSAmed) - ISTANBUL, 7 DIC - Sessantacinque anni dopo
l'ultima visita di un presidente turco in Grecia, mentre Ankara
vive uno dei momenti più difficili nei suoi rapporti con l'Ue e
la Nato, Recep Tayyip Erdogan sbarca in un'Atene blindata. Una
"storica" visita di due giorni con l'obiettivo di rilanciare la
Turchia a Occidente, bilanciando le alleanze con Russia e Iran.
Su molte questioni, da Cipro all'Egeo, le distanze
restano. Ed Erdogan non ha perso l'occasione di lanciare una
polemica sulle dispute storiche tra Ankara e Atene e ha
auspicato un "aggiornamento" del trattato di Losanna del 1923,
che definisce i confini tra i due Paesi, spesso contesi, e
inquadra lo status della minoranza musulmana di origine turca,
che sarebbe "discriminata". Parole a cui il presidente greco ha
replicato escludendo qualsiasi "revisione" dell'accordo.
Ma sono schermaglie a uso interno. Il Sultano con il premier
greco, ha gettato le basi politiche per il Consiglio di
cooperazione bilaterale di alto livello, che tra due mesi a
Salonicco potrebbe dare il via a tre importanti progetti
infrastrutturali comuni: un collegamento marittimo
Smirne-Salonicco, l'alta velocità ferroviaria Istanbul-Salonicco
e un ponte al confine sul fiume Evros. Un volano per rilanciare
commercio e turismo, dopo il dimezzamento dell'interscambio
negli ultimi 4 anni a 2,6 miliardi di dollari.
L'altro capitolo cruciale è quello dei rifugiati. L'accordo
tra Bruxelles e Ankara del marzo 2016 resta il punto di
riferimento, anche se Erdogan continua a denunciare le "promesse
non mantenute" dell'Ue sul trasferimento dei fondi. (ANSAmed).
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