(ANSAmed) - BRUXELLES, 6 DIC - "La nostra intenzione è di
tornare il più rapidamente possibile a casa": lo ha detto il
presidente destituito della Catalogna, Carles Puigdemont, in una
conferenza stampa a Bruxelles, aggiungendo che tornerà solo "se
sarà rispettato il risultato elettorale" dello voto del 21
dicembre e se "lo Stato ci garantisce che sarà rispettato".
Secondo Puigdemont, "queste elezioni in Catalogna avvengono
in condizioni non normali", ricordando come diversi colleghi
siano ancora in carcere in Spagna e l' 'esilio' suo e di altri 4
ex ministri a Bruxelles. "C'è una contraddizione evidente", ha
aggiunto, ricordando le misure prese da Madrid facendo scattare
l'articolo 155, commissariando la Catalogna.
Puigdemont ha denunciato una "persecuzione politica" da
parte dello Stato spagnolo, sottolineando che "per ora restiamo
qui" a Bruxelles, perché "non abbiamo ancora avuto la risposta
se possiamo spostarci".
Secondo l'ex presidente catalano, Madrid "ha avuto paura"
della giustizia belga e che per questo ha ritirato ieri il
mandato di arresto europeo nei suoi confronti. La Spagna "ha
avuto paura del ridicolo, ha affermato, ha avuto paura di
perdere". "È evidente che dopo l'udienza" a Bruxelles "l'altro
giorno, allo Stato spagnolo è venuta paura di perdere", perché è
chiaro che "siamo davanti a una causa politica". Il mandato di
arresto internazionale "è stato esaminato sotto lo Stato di
diritto da parte di un giudice indipendente" in Belgio e questo
"lo Stato spagnolo non lo sopporta", ha concluso Puigdemont.
(ANSAmed).
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Puigdemont, 'torno ma solo se ci sarà rispetto del voto'
Ex presidente catalano, 'persecuzione politica, resto in Belgio'