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Violenza donne: Croazia divisa su Convenzione di Istanbul

Resistenze da Chiesa e destra politica su concetto di 'genere'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 24 NOV - Tra controversie e aspre polemiche che durano da mesi, esponenti delle sinistre e delle organizzazioni che si battono per i diritti delle donne hanno tenuto oggi in Croazia una manifestazione a favore della ratifica della Convezione di Istanbul del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

La Croazia fu nel 2011 tra i 45 Paesi firmatari della Convezione, ma il Parlamento di Zagabria non l'ha ancora ratificata, come invece hanno fatto altri 27 Paesi europei, inclusa l'Italia.

La Chiesa cattolica e organizzazioni di destra si oppongono alla ratifica del documento sostenendo che con la protezione delle donne dalla violenza si vuole introdurre nelle legislazioni nazionali il concetto di "genere", a differenza di quello di sesso, fatto inaccettabile per questi gruppi. Secondo loro la legalizzazione del concetto di genere aprirebbe le porte a pericolosi esperimenti culturali nell'educazione pubblica e nella sanità, contrari ai valori tradizionali del popolo croato.

Da parte loro, i gruppi radunatisi oggi davanti al Parlamento di Zagabria in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, hanno chiesto alle autorità croate di procedere immediatamente alla ratifica della Convezione. A loro avviso le critiche delle organizzazioni vicine alla Chiesa cattolica non hanno nessun fondamento scientifico o razionale, e servono solo a creare nuove divisioni nella società, mentre al tempo stesso molte donne vittime di violenze restano senza una adeguata protezione. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it