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Siria: Ankara, 'Trump fermerà fornitura armi Usa ai curdi'

Media, Erdogan ora non esclude ripresa rapporti con Assad

Erdogan e Trump al G20 di Amburgo (archivio)

Redazione Ansa

ISTANBUL - Il presidente americano Donald "Trump ha dato istruzioni chiare e ha detto che d'ora in poi non saranno fornite armi (Usa) all'Ypg", le milizie curdo-siriane che la Turchia considera "terroriste". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, dopo una telefonata tra il leader della Casa Bianca e Recep Tayyip Erdogan. Secondo Cavusoglu, che in una foto della presidenza turca appare presente al colloquio, Trump "ha anche chiaramente detto che in linea di principio questa assurdità sarebbe dovuta finire prima".

Se confermata, la mossa contribuirebbe a ridurre uno dei principali motivi di tensione nelle relazioni tra Ankara e Washington. "Oggi, abbiamo avuto una proficua conversazione telefonica con il presidente Usa Donald Trump", ha inoltre twittato venerdì Erdogan, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un vertice a Sochi, sul futuro della Siria, con il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Hassan Rohani.

Media, Erdogan non esclude ripresa contatti con Assad. Secondo tv filo-iraniana, obiettivo distensione è contenere curdi

BEIRUT - Per la prima volta dopo anni di ostilità, il presidente turco Tayyep Recep Erdogan non esclude la possibilità di riallacciare i contatti col collega siriano Bashar al Assad, di cui Erdogan ha chiesto più volte la rimozione dal potere. Citato dai media turchi, ripresi venerdì dalla tv panaraba e filo-iraniana al Mayadin, Erdogan ha detto che "le porte politiche (per parlare con Assad) sono sempre aperte, fino all'ultimo minuto".

Secondo la tv, le dichiarazioni di Erdogan sono state rilasciate a media turchi durante il suo ritorno in patria dopo aver partecipato mercoledì scorso a Sochi, sul Mar Nero, all'incontro tripartito con i colleghi russo Vladimir Putin e iraniano Hasan Rouhani sulla questione siriana. Al Mayadin ha precisato che la volontà di Erdogan di tornare a parlare con Assad rientra nel tentativo di Ankara di contenere l'espansionismo curdo-siriano nella Siria del nord e del nord-est.

Erdogan e il governo turco hanno dal 2011 appoggiato esplicitamente le opposizioni siriane armate contro il governo di Damasco. 

 

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