(ANSmed) - ROMA, 24 NOV - Il Ruanda, uno dei paesi più poveri
al mondo, si è dichiarato disposto ad accogliere i migranti
bloccati in Libia in virtù delle sofferenze patite dal paese
africano col genocidio del 1994. "Il Ruanda potrebbe ospitare
fino a 30 mila migranti africani al momento bloccati in Libia
dove sono sottoposti a ogni tipo di abuso, incluso essere
venduti apertamente in mercati degli schiavi", scrive il sito
del quotidiano ruandese The New Times, riportando dichiarazioni
della ministra degli Affari esteri Louise Mushikiwabo.
"Data la filosofia del Ruanda e la nostra storia, non
possiamo rimanere silenti quando esseri umani sono maltrattati e
venduti all'asta come bestiame", ha dichiarato il ministero
degli esteri di Kigali in una nota pubblicata sul suo sito
internet. Il riferimento è al video rilanciato dalla Cnn una
decina di giorni fa, sulla vendita all'asta in Libia.
"Il Ruanda, come il resto del mondo, è inorridito per le
immagini della tragedia che si consuma attualmente in Libia dove
uomini, donne e bambini africani che erano sulla via dell'esilio
sono stato bloccati e trasformati in schiavi", premette la nota
del dicastero.
"Il governo e il popolo del Ruanda sono solidali con i nostri
fratelli e sorelle africani ancora tenuti in cattività. Il
Ruanda potrebbe non essere in grado di accogliere tutti, ma la
nostra porta è spalancata", aggiunge il ministero. "Siamo pronti
a lavorare strettamente con l'Unione africana, il settore
privato e con altri amici e partner per assicurare" un "minimo
comfort a coloro che ne hanno bisogno", conclude la nota.
Il Ruanda, in circa 100 giorni del 1994, fu teatro di un
genocidio etnico di cui furono vittima circa 800 mila Tutsi e
Hutu moderati, ricorda il sito della Bbc. Il paese è 167/o su
187 nella classifica mondiale 2017 del Pil pro capite espresso
in parità di potere d'acquisto (Ppa) stilata dalla Banca
mondiale.
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Ruanda, 'pronti ad accogliere 30 mila migranti da Libia'
Governo, 'solidali con i nostri fratelli africani in cattività'