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Siria: Putin a Erdogan e Rohani, ok Assad a riforme e voto

Punta a Congresso dialogo nazionale, 'pensiamo a ricostruzione'

Redazione Ansa

MOSCA - Il governo di Damasco si è detto pronto "a portare avanti una riforma costituzionale" in Siria e "a libere elezioni sotto l'egida dell'Onu": lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, che oggi ha incontrato a Sochi i presidenti di Turchia e Iran, Recep Tayyip Erdogan e Hassan Rohani, in una trilaterale sulla Siria, e ha loro riferito della conversazione avuta lunedì a Sochi con Bashar al Assad. "Non c'è nessun motivo per la presenza di forze straniere in Siria senza il permesso del governo legittimo di questo paese", ha detto parte sua il presidente iraniano Hassan Rohani. A suo avviso, la crisi in Siria "è stata creata artificialmente" e ci sono "potenze che dicono di sostenere la democrazia e i diritti umani che per raggiungere i loro scopi miopi nella regione" mediorientale "perseguono nello sfruttamento del terrorismo".

"In nessun caso la creazione delle zone di de-escalation o qualunque altra iniziativa politica sulla soluzione della crisi siriana devono minare la sovranità, l'indipendenza, l'unità o l'integrità della repubblica araba siriana". Lo si legge in una dichiarazione congiunta dei presidenti di Russia, Turchia e Iran resa noto dopo un vertice a Sochi. Al centro dell'incontro anche il Congresso per il dialogo nazionale siriano promosso dal Cremlino. Questo discuterà i nuovi parametri statali e una nuova Costituzione come base per le elezioni, ha detto ancora Putin dopo l'incontro trilaterale. I tre leader hanno concordato di "lavorare ulteriormente alla questione della composizione" del Congresso di dialogo nazionale promosso dal Cremlino e "sulle date nelle quali il forum si dovrà tenere a Sochi": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin dopo un trilaterale con Erdogan e Rohani a Sochi durato due ore. La Turchia ha fatto saltare a causa della presenza di rappresentanti curdi una riunione del Congresso dei popoli siriani inizialmente previsto a Sochi il 18 novembre.

Putin ha proposto infine ai leader di Turchia e Iran di discutere di un possibile "programma complessivo di lungo termine" per la ricostruzione della Siria dopo la guerra.

"Tenendo in considerazione il livello colossale di distruzione" in Siria - ha detto - potremmo pensare insieme allo sviluppo di un programma complessivo di lungo termine per la rinascita della Siria". 

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