(dell'inviato Fabrizio Finzi)
(ANSAmed) - LA VALLETTA, 13 SET - "Crossing borders": tema
caldissimo quello che ben 13 capi di Stato europei affronteranno
a Malta per un vertice tutto dedicato ai flussi e alla coesione
sociale dell'Europa. Per l'Italia sarà presente Sergio
Mattarella che già oggi sarà a La valletta per una visita di
Stato. I giorni successivi, il 14 ed il 15 di settembre, si
terrà a Malta il tredicesimo meeting Arraiolos, un incontro
informale tra i Capi di Stato dell'Unione Europea che non hanno
funzioni nell'esecutivo. In totale ci saranno 13 presidenti di
cui, per la prima volta, tre donne, inclusa la padrona di casa
Marie-Louise Coleiro Preca.
Si tratterà dell'evento più grande del gruppo Arraiolos da
quando nel 2003 l'allora presidente portoghese Jorge Sampaio
dette il via all'iniziativa, nella cittadina di Arraiolos
appunto, invitando i Capi di Stato di Finlandia, Francia e
Germania per discutere insieme dell'allora imminente
allargamento dell'Unione avvenuto nel 2004. Ma oggi il tema
forte in tutta Europa è quello dei migranti e le discussioni
informali di Malta permetteranno ai 13 presidenti di fare una
sorta di "check up" dello stato di salute dell'Unione rispetto a
un tema assai diviso e che vede in prima fila l'impegno
dell'Italia.
"Crossing Borders", quindi. Attraversare confini, riferito a
fenomeni migratori che sembrano inarrestabili e che rischiamo di
frantumare un'Unione europea debole e priva di ossigeno ideale.
L'impronta che si vuole dare all'incontro, secondo quanto
spiegato dalla presidente maltese Coleiro Preca, è quella di
rivitalizzare i valori sociali dell'Europa, sottolineando come
la responsabilità sociale possa aiutare gli emarginati e gli
indifesi.
Proprio due anni fa, nel luglio 2015, il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella spiegava da Malta come la decisione
dell'Unione europea di distribuire, seppur su base volontaria,
parte dei profughi del Mediterraneo fosse un primo passo
importante per la condivisione di un problema che non è solo
dell'Italia o di Malta ma di tutta la Ue. Erano proprio i
giorni, e sembra passato un millennio, nei quali i ministri
degli Interni della Ue avevano trovato un accordo per
ridistribuire su due anni in tutta Europa poco più di 32mila
profughi arrivati in Italia e in Grecia.
Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, i numeri degli
sbarchi sono cresciuti. La solidarietà europea no.(ANSAmed).
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Mattarella oggi a Malta, vertice su migranti e confini
'Crossing borders', come tenere insieme sicurezza e solidarietà