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Med: Rapporto Anna Lindh, convergenza valori tra Nord e Sud

Presidente Guigou, risultati ci incoraggiano

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Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA - Le tendenze interculturali dell'area euromediterranea evidenziano come nei rapporti tra nord e sud del Mediterraneo "esiste una convergenza di valori" e che "c'è speranza". È quanto emerge dal rapporto Intercultural trends in the Euro-Med Region realizzato dalla Anna Lindh Foundation ALF. I risultati dalla ricerca, realizzata con 13 mila interviste in 13 Paesi, sono stati discussi in un meeting a Roma con esperti, membri dell'ALF, partner istituzionali tra i quali il ministero degli Esteri e ANSAmed e rappresentanti dei media.

"È il nostro terzo rapporto di questo tipo", ha sottolineato ad ANSAmed Elisabeth Guigou, presidente dell'Anna Lindh Foundation, a margine del meeting. "Ciò che è davvero importante è che questo report conferma cosa era già stato detto nei documenti precedenti, cioè che esiste un'importante convergenza nelle aspirazioni e aspettative delle società del sud e del nord del Mediterraneo, in termini di grandi valori di umanità, aspirazioni di pace, apertura verso l'altro, condivisione, senza sopprimere le differenze culturali". I risultati del report sono "molto motivanti per il nostro lavoro. Come Anna Lindh Foundation siamo impegnati nel dialogo interculturale, siamo stati creati per questo da Romano Prodi 14 anni fa". Oltre a essere significativa, questa convergenza tra nord e sud "è stabile", tuttavia il report sottolinea quanto "il nostro contesto regionale non sia migliorato, ma peggiorato in termini di terrorismo, crisi dei rifugiati che colpisce prima di tutti l'Italia. È incoraggiante vedere che l'opinione pubblica, nonostante i titoli dei giornali e le fake news di alcuni media, sia ancora impegnata nel dialogo tra nord e sud".

Attualmente le relazioni tra i Paesi delle sponde del Mediterraneo "non sono equilibrate: da una parte l'Unione europea, istituzione integrata, e dall'altra una serie di Paesi individuali, non molto organizzati in termini di cooperazione".

Inoltre, Guigou sottolinea come "non abbiamo trovato ancora le vie per una partnership equa. La fondazione in questo si sta impegnando e noi europei dobbiamo fare progressi". I Paesi del sud dell'Europa "sono più impegnati nel sud dei Paesi del nord, con alcune eccezioni come Finlandia e Svezia. È nostra responsabilità raccontare agli europei le sfide che stiamo affrontando e il fatto che possiamo vincerle solamente insieme, sfide come la sicurezza, migrazione, clima, lavoro, invecchiamento, demografia". Per vincere queste sfide "dobbiamo rinnovare le politiche di vicinato, per far capire che le basi devono essere politiche ma non dobbiamo dimenticare la cultura".

In questi senso, "un risultato importante e concreto" dei giorni di meeting a Roma "sarebbe quello di diffondere il report, e mostrare che c'è speranza, che ci sono storie positive da raccontare".(ANSAmed)

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