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Barcellona: sindacati polizia nazionale denunciano errori

'Agenti Madrid tagliati fuori per ragioni politiche'

Redazione Ansa

MADRID - Crescono le polemiche in Spagna sugli errori dell'inchieste e sulle misure non prese per prevenir gli attentati: i sindacati della Guardia Civil e della Polizia Nazionale sostengono che le forze di sicurezza nazionali siano state tagliate fuori dall'inchiesta per dare al mondo "l'immagine di uno stato catalano autosufficiente".
I due sindacati, Augc e Sup, citano in particolare le falle nelle indagini sull'esplosione del covo dei terroristi ad Alcanar, considerata in un primo tempo dalla polizia catalana come dovuta a fuga di gas. Gli inquirenti catalani non avevano fatto ricorso alla polizia nazionale e alla Guardia Civil, con maggiore esperienza, affermano. Secondo i due sindacati - che parlano di 'blocco informativo' da parte della polizia catalana - "se si fosse indagato bene su questa prima esplosione si sarebbe giunti alla conclusione che un attacco terrorista era in preparazione: questo lo sapevano anche i terroristi, e per questo si precipitarono gli attacchi". I sindacati criticano anche il fatto che la polizia catalana non sapesse che l'imam di Ripoll, poi risultato il capo della cellula, "fosse stato il discepolo di uno dei principali detenuti nell'operazione Chacal della polizia nazionale del 2007 contro il terrorismo jihadista". "La debolezza delle istituzioni e dei responsabili politici del nostro paese - affermano - ha fatto si che l'esperienza e la struttura a livello nazionale presenti nella Polizia Nazionale e nella Guardia Civil nell'ambito della lotta antiterrorista siano state emarginate in forma dolosa dall' inchiesta con un unico obiettivo: trasmettere all'estero l'immagine di uno stato catalano autosufficiente". La Catalogna è guidata dal governo indipendentista del presidente Carles Puigdemont.

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